KRAPIKAS – 6 A differenza della prima uscita contro la Sampdoria, denota qualche imbarazzo coi piedi. Non perfetto alla mezzora quando non trattiene un comodo tiro centrale appena deviato, si rifà nella ripresa quando tarpa in uscita la via della porta al centravanti ospite con un’uscita coraggiosa ed efficace sui piedi dell’attaccante.
VIGNALI – 6 Sia lui che Ramos sono chiamati da Italiano ad un’interpretazione del ruolo del tutto particolare, spesso proiettata nella zona mediana del campo con conseguente spostamento delle mezzali. Interpreta bene il ruolo, dietro fa buona guardia, davanti non eccelle, fa comunque il suo in una partita non troppo impegnativa.
TERZI – 6,5 Normale amministrazione, dirige i compagni spesso attingendo a corde vocali altissime. Le sue aperture a cambiare fronte del gioco sono molto utili per dare il là all’azione offensiva.
CAPRADOSSI – 6,5 Titolare dopo il match contro la Samp in cui partì dalla panchina, ritrova capitan Terzi ed è sempre un bel vedere per struttura fisica, esplosività ed interpretazione del ruolo. Anche per lui, questa sera, normale amministrazione, ma anche un paio di situazioni da uno contro uno nelle quali è bravissimo a chiudere ogni varco per il tiro avversario.
RAMOS – 6 Lui conosce bene ciò che Italiano chiede ai terzini, con naturalezza lo troviamo spesso in mezzo al campo. Nello stretto, tecnicamente, mostra buon piede, seppure qualche volta il suo sinistro appare troppo “sufficiente” e commette qualche sbavatura in disimpegno. Attento dietro, quando deve scalare al centro in supporto ai due centrali.
RICCI M. – 7 Più che per la prestazione, non certo delle migliori nei primi 45′, merita questo voto alto per un gol di rara bellezza, dopo aver conquistato palla in tackle sulla trequarti. Si rialza in un fazzoletto, punta l’area e lascia partire un fendente di collo che sembra telecomandato ad effetto sul secondo palo, al sette. Chapeau.
BARTOLOMEI – 6,5 Con Federico Ricci forma una verticale di grande sostanza tecnica per tutto il primo tempo, da quel binario partono le azioni più belle ed una di queste porta al gol di Gyasi che sblocca il match. Come lo scorso anno, dà la sensazione di dare molto nei primi 45′ e di risultare sotto tono nella ripresa da un punto di vista fisico. Lascia il posto a Maggiore dopo l’ora di gioco.
MORA – 6,5 Parte piano, limitandosi a presidiare la sua zona di competenza ed essere punto d’appoggio sicuro per i compagni quando lo Spezia esce palla al piede. Cresce nella ripresa, quando azzarda anche qualche giocata di prima delle sue. Avvia sapientemente la verticale su Delano per l’azione che porta al gol di Federico Ricci.
RICCI F. – 7 L’ottima intesa con Bartolomei è il fattore migliore dello Spezia del primo tempo. Talvolta cerca il gol anche con troppa insistenza e poca lucidità, però è giocatore sempre pimpante, sempre “dentro” al match mentalmente e tecnicamente. Nella ripresa cerca più volte la porta, la sua facilità di tiro è qualità risaputa, trova un gol di freddezza a tu per tu con l’estremo ospite, nello stretto è autore di giocate d’alto livello e mai fini a se stesse.
GYASI – 7 Parte esterno offensivo e prosegue da centravanti con l’uscita dal campo di Gudjohnsen, mostrando la consueta abilità nel saper svolgere tutti i ruoli dell’attacco. Bello il gol che sblocca il match, con tecnica e freddezza, dote non spesso riconosciutagli lo scorso anno. Suo l’assist per il 2-0 di Gudjohnsen, è un fattore determinante nei primi 45′ per portare il match su comodi binari. Secondo tempo senza infamia e senza lode, lascia il posto a Galabinov al 75′. “Big Papa” c’è, sarà una certezza.
GUDJOHNSEN – 6,5 Prima dell’infortunio si batte bene, mostra buona lena proprio come in occasione del match amichevole contro la Samp. Gioca per i compagni con alterne fortune tecniche, ma lotta e si fa trovare. Segna la rete del 2-0 facendosi trovare al posto giusto da Gyasi. E’ un giocatore assolutamente in formazione, difficile ancora oggi capire le sue reali potenzialità. Senz’altro, però, inizia molto meglio dello scorso anno la sua stagione.
DELANO – 6,5 Rileva Gudj posizionandosi sull’out offensivo di sinistra, suo ruolo naturale. Apparso in netta crescita rispetto a qualche giorno fa, più sciolto, più tranquillo. Punta che è un piacere, subisce una caterva di falli, manda in gol Federico Ricci dopo un’azione di forza personale, e poi, allo scadere, trova un bolide imparabile dal limite dell’area. Ha la “castagna”, oggi ne ha dato un assaggio. Che il pomeriggio di oggi gli dia morale e fiducia per partire forte.
MAGGIORE – 6 Proprio come qualche sera fa, entra con buon piglio, cercando spesso la giocata di prima e dando buon ritmo alla mediana aquilotta.
GALABINOV – S.V. Primi 15′ per lui, nello stretto coi compagni prova le giocate migliori.
Mister ITALIANO – 6,5 Due partite, otto gol fatti, e sarebbero potuti essere di più. Questo il suo biglietto da visita, che segue naturalmente le passate stagioni nelle quali le sue squadre hanno sempre segnato un gran numero di gol. La partita non era delle più complesse, e proprio per questo potevano nascondere insidie dietro l’angolo. Pericolo scacciato. Dalla panchina è un martello continuo, e in diversi frangenti del match si nota lontano un miglio il nuovo modo di interpretare il 4-3-3, qualcosa di assolutamente affascinante.
Arbitro SOZZA – 6,5 Estrae i cartellini quando serve, è anche vero che la partita è piuttosto facile. Comunque non sbaglia quasi nulla.