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Tre punti a Cagliari e un trittico infernale alle porte: così lo Spezia di Mimmo Di Carlo si appresta ad affrontare la prima di tre gare davvero importanti per il prosieguo del campionato. Sabato pomeriggio al “Picco” arriverà il Novara di Baroni in cerca di una vittoria che manca da più di un mese. Gli aquilotti affronteranno questa gara forti dei tre punti d’oro conquistati a Cagliari, ma consapevoli del valore dell’avversario, che può vantare, insieme alla capolista Crotone, la miglior difesa della cadetteria. Quest’oggi, il tecnico bianco ha parlato nella consueta conferenza stampa pre gara presso la sala polifunzionale del C.S. “Bruno Ferdeghini“.
“La vittoria di Cagliari è stata determinante” – ha esordito Di Carlo – “È stato un successo fondamentale per il carattere, per la voglia di essere protagonisti in questo finale e per la consapevolezza che questo gruppo ha: abbaiamo tutte le carte in regola per finire questo campionato in crescendo e ottenere un risultato importante. Bisogna resettare sia quando si vince, che quando si perde, è un fattore fondamentale i questo campionato“.
Quali sono le condizioni fisiche di Nenè e Postigo? “Per Nenè dispiace molto soprattutto per lui perché stava davvero bene ed era in forma: lo abbiamo recuperato all’ultimo momento per Cagliari, ma nel riscaldamento ha sentito qualcosa che non andava e infatti dovrà stare fuori per un po’. Nemmeno Postigo è recuperato perché è giusto fare le cose con calma e procedere con cure specifiche ancora per tutta la prossima settimana. Sono gli unici due fuori, tutti gli altri stanno bene e sono a disposizione“.
Un avversario ostico vi aspetta domani al “Picco”: “Al Novara vanno fatti i complimenti perché ha una buona identità di gioco: la squadra ha ottimo mix di giovani ed esperti. Contro di loro non ti puoi scoprire perché sono micidiali nelle ripartenze. Inoltre nelle Giocate in profondità fanno malissimo: sono molto pericolosi, concedono poco e sfruttano al massimo gli spazi che vengono lasciati: a mio parere sono i più pericolosi nella corsa play off e li vedo bene per la serie A. Noi dobbiamo essere tutti uniti per raggiungere un traguardo importante e dobbiamo iniziare proprio dalla gara di domani: dai magazzinieri ai tifosi, tutti insieme per la vittoria“.
“Domani arbitrerà un esordiente, proprio come successe nella gara contro il Trapani. È perplesso per la designazione di arbitri così giovani in gare così importanti per la corsa alla massima serie? “Io parlo sempre positivamente degli arbitri perché è giusto così: quando noi facciamo esordire un giovane tutti lo aiutano perché possa fare il meglio, ecco è lo stesso. Noi dobbiamo scendere in campo facendo la nostra partita, come anche i nostri avversari, senza pensare troppo all’arbitro: certo, alcune volte gli episodi decidono le gare, ma noi dobbiamo fare di tutto per dare una mano all’arbitro e sono convinto che anche lui sarà il migliore in campo“.
Ci potrà essere una variazione di modulo nella gara di domani? “Noi stiamo lavorando per fare ulteriori passi avanti, quindi anche per giocare a due davanti, in modo da poter cambiare anche durante la partita: per esempio Catellani può giocare insieme a Calaiò o anche Okereke. Ora abbiamo trovato un buon equilibrio e lo dobbiamo mantenere anche con le variazioni di modulo: non mi è piaciuto il secondo tempo contro il Trapani perché abbiamo dato loro troppi punti di riferimento e li abbiamo aiutati a vincere; io voglio vedere tanto movimento e corsa da parte di tutti. Domani dovremmo essere bravi a sfruttare molto le fasce perché centralmente sarà difficile con una squadra come il Novara“.
Tanti giovani in rosa e alcuni hanno già esordito: come vede questi ragazzi? “Sono molto contento di tutti: Crocchianti sembrava giocatore quando è entrato a Cagliari; come lui Antezza e Okereke, sono tutti ragazzi che si impegnano e hanno grandi qualità e sono convinto che ci sarà spazio anche per loro da qui alla fine. Vignali? Luca ha fatto un mese e mezzo importantissimo, poi in qualche partita non è riuscito a dare il massimo, però si allena sempre molto bene: questo fa parte dell’essere giovani e noi dobbiamo essere bravi a supportare questi ragazzi e a farli crescere. Per me è fondamentale il lavoro della settimana: il gruppo che non gioca è molto importante, lo dico sempre alla squadra: la sana competizione fa molto bene e attualmente qui allo Spezia ce n’è tantissima“.
Divagando un po’ dalla cadetteria, ma parlando sempre di calcio, in serie A la Juve si sta apprestando a vincere il campionato: quale pensa che sia il fattore determinate per vincere in Italia? “A mio parere vince l’idea di gioco: che sia il possesso palla, il gioco in velocità, il gioco in ripartenza, il gioco aggressivo, è questa la discriminante più importante, ovviamente il tutto in base alle qualità degli elementi della rosa. Un allenatore deve essere bravo a leggere bene quali sono le caratteristiche dei suoi giocatori e sfruttarle al meglio. Per esempio nella Juve Mandzukic e Dybala, che sono due ottimi attaccanti, sono i primi difensori, per questo la squadra di Allegri ha vinto così tante partite consecutive, se non facessero questo tipo di lavoro, non giocherebbero così“.