[ot-caption title=”Emanuele Calaiò segna in rovesciata – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/04/La-rovesciata-di-Calaio-1.jpg”]
Tra un Renoir e un Monet, tra un Modigliani e un Picasso. Il tratto distintivo di Emanuele Calaiò, in questa categoria, si misura dall’essere un po’ artista di quell’area di rigore che, per l’opera di un attaccante, funge un po’ da tela del pittore, l’habitat naturale in cui sprigionare classe, quand’anche acrobazie fisiche e mentali.
Il posto ideale per mostrare fantasia, coraggio e un briciolo di follia. La lucida follia degli artisti.
Il calcio, del resto, è una delle infinite declinazioni dell’arte, qualcosa che fa emozionare ancora, che meraviglia e sorprende.
L’arte del calcio è fatta dai suoi artisti, e come in ogni arte, c’è chi spicca e chi resta nella normalità.
Il gol in rovesciata contro il Novara, immortalato al meglio da quei canali informatici dell’arte del nostro tempo che sono (ancora) i fotografi, ha sbalordito i presenti al “teatro” del “Picco”.
Standing ovation, occhi stupiti, voglia di vederla e rivederla.
Tante sono le gemme acrobatiche dell’attaccante di Palermo, suddivise negli anni in maniera quasi eguale tra serie A e serie B; 151 gol alcuni dei quali non “semplici” gol, ma qualcosa di più, appunto.
Una pennellata, un’idea meravigliosa. Un po’ Riva e un po’ Vialli, attori e artisti di un calcio che profuma di nostalgia.
Ci sarà bisogno ancora del “colpo da campione” per distinguersi dalla concorrenza Play Off, nelle settimane che verranno.
E’ in primavera che questi colpi possono davvero fare la differenza, la dove c’è stanchezza altrui o propria, quando occorre l’episodio giusto, che va spesso a braccetto col fiuto del gol dei grandi attaccanti.
Perché in serie B questo è Emanuele Calaiò, un grande attaccante, che manca forse solo di un po’ di freschezza atletica, data l’età che avanza, ma alla quale sopperisce col mestiere, con la voglia di lavorare a testa bassa per sé e per il gruppo.
Avrà una grande voglia di riprendersi quella serie A che gli è sfuggita di mano non molto tempo fa, dopo esserne stato protagonista in alcune stagioni, in piazze importanti.
Tra un Renoir e un Monet, tra un Modigliani e un Picasso, c’è un gol in rovesciata come quello di sabato scorso al Novara.
Senza pennelli in mano, staccando da terra in un raptus di genialità che fa tutta la differenza del mondo.