Fu la più bella rivelazione della gestione targata Fabio Gallo, quel sinistro a tratti irresistibile che pareva non colpire mai la palla ma soltanto, con forza, accarezzarla.
Poesia di giocatori con caratteristiche sempre un pò sul filo dell’estinzione.
Una piazza abituata ormai ai nomi altisonanti si trovò ad ammirare questo giocatore, un pò attaccante esterno un pò trequartista, dal baricentro basso e dal piede di velluto, che spezzone dopo spezzone, gara dopo gara, si prese sempre di più la scena fino a veder crescere esponenzialmente il suo valore, la fiducia di Gallo e dei suoi compagni.
Tanti ammiratori, assist e gol, giocate sopraffine quasi mai fini a se stesse, un numero 10 di fatto e di sostanza.
Poi un primo infortunio, il cambio dell’allenatore, l’arrivo di Pasquale Marino, e tanti, troppi mesi passati in fase di riabilitazione, per riprendersi tra le mani un destino che ha giocato con lui proprio sul più bello, al suo ritorno in campo in quel di Pescara.
Sembrava essere in ginocchio, solo e desolato a macinare chilometri ad andature che non sembravano mai voler accelerare, sulla pista del campo di Follo.
Giornate trascorse cosi, il gruppo in campo, lui diviso tra palestra e pista esterna del campo da gioco.
Vincenzo Italiano non l’ha mai perso di vista, ha sempre avuto una parola per lui, una fiducia di fondo. La fiducia dell’attesa.
A Pisa il suo esordio stagionale, contro il Frosinone addirittura una maglia da titolare stante la situazione di difficoltà della mediana aquilotta.
E lui che si cala perfettamente nel ruolo di mezzala sinistra, che poi qualche metro più avanti o più indietro non può essere un grosso problema per chi ha intelligenza tattica, visione di gioco e tecnica come le sue.
La nuova vita di Beppe in maglia bianca è appena cominciata, una seconda avventura, una promessa di cose belle.
L’applauso convinto ed affettuoso del pubblico, all’uscita dal campo domenica sera, non è passato in secondo piano.
E’ benzina che si aggiunge, fuoco che arde per chi adesso ha tutta l’intenzione di soffiare via con forza un destino beffardo.
Bentornato, Beppe Mastinu.
Avevamo tanta voglia di risentire il tuo sinistro.