[ot-caption title=”Corradino e Di Carlo – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/05/Corradino-e-Di-Carlo.jpg”]
Più passano i giorni, più cresce la fame di rafforzamento in una piazza che vive con sempre più serenità questa pazza serie B.
Una categoria diventata ormai “casa nostra” a dispetto della storia, e di tanta polvere ingoiata in passato.
Tra nemiche storiche che ci lasciano, ed altre che ritroveremo quasi inaspettatamente, ci affacciamo alla finestra di mercato consapevoli che basta davvero poco – ma fatto bene – per proseguire un discorso molto interessante, seguendo logiche meno impulsive e più razionali, come diktat di questa società che ormai ha acquisito il sospetto di “come si fa”.
Sono chiare da giorni, sulla scrivania di Pietro Fusco, le linee guida di Mimmo Di Carlo, di colui cioè che ha scelto un progetto ben preciso solo qualche mese fa, al momento di diventare il nuovo tecnico aquilotto.
Anche questo aspetto dovrebbe servire a tranquillizzare quei tifosi perennemente allarmati, scettici, disorientati da veri o presunti tetti di spesa che parrebbero davvero anti-storici, visto il momento roseo delle casse aquilotte.
Se tetti di spesa ci saranno, saranno conformati a quelli di tutte le società della serie cadetta, senza esagerare verso il basso; allora saranno determinanti i progetti, la serietà e, ne siamo certi, il fascino e la personalità di un allenatore con curriculum e conoscenze molto importanti.
Non è un caso se Di Carlo sceglierà prospetti, più o meno di “grido”, con un Dna specifico in tutti i reparti.
La storia insegna che non basta il “nome” per fare campionati d’avanguardia ed ottenere il salto, serve altro, molto altro, magari anche un “mezzo” nome di cui si intravede un potenziale enorme, qualcuno da far crescere ed emergere proprio qui, ora che tutto l’ambiente è davvero più sereno ed esperto rispetto a qualche anno fa.
La girandola di nomi è iniziata, tra poco si andrà sul concreto e si farà meno “fumo”; probabilmente si arresteranno le voci incontrollate e fasulle di cessione della società, e ci concentreremo su una nuova avventura da vivere tutti assieme.
Sogneremo di partire davvero col piede giusto per non rivivere gli stessi rimpianti che ci siamo portati dentro nel girone di ritorno, quando ci voltavamo e ci accorgevamo di quanta strada preziosa abbiamo perso.