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Talento e fatica, proprio come recita l’acronimo della S.P.A.L, Società Polisportiva Ars et Labor: la fatica nell’aver riconquistato la cadetteria dopo 23 anni, un fallimento e la ripartenza dai dilettanti, il talento nell’allestire una rosa che sogna il salto nella massima serie, lontana dal 1968.
Sembra una favola quella dei ferraresi, eppure, alla base dei grandi risultati ottenuti da un anno a questa parte, vi è una solida società nata nel 2013 dalla fusione con la Giacomense, in grado di scalare le classifiche prima della Lega Pro, ora della Serie B.
La rosa di Patron Mattioli e Mister Semplici viaggia infatti in quarta posizione, in piena zona play off e a meno tre dal Frosinone, secondo. Un avvio non facile quello degli Estensi, frutto di un adattamento al nuovo torneo, ma poi la svolta sino al filotto di sei risultati utili consecutivi.
Un gioco propositivo, tra i migliori osservati, in cui gioventù ed esperienza formano un mix letale: dall’eterno Antenucci – sei gol per lui al momento – passando per l’ariete classe ’91 Zigoni, ai figli d’arte Marchegiani e Beghetto, per arrivare alle vecchie conoscenze Gasparetto e Schiattarella.
Insomma, talento e maturità sinonimo di 29 punti, arrivati grazie a otto vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte.
Dopo 17 giornate e un girone d’andata ormai al termine, i bianco azzurri non possono più nascondersi: la soglia salvezza a 50 punti sembra essere una formalità dinanzi all’entusiasmo venutosi a creare dalle parti del Paolo Mazza.
Sembra infatti passata un’eternità dal 2014, stagione in cui gli emiliani di Oscar Brevi – poi esonerato e sostituito da Semplici – venivano fortemente contestati dai propri supporter a causa dei pessimi risultati in campionato.
Chi l’avrebbe mai detto che quella squadra lotta ora per un posto in A?
Stranezze e magie del calcio.