Il Pagellone di Novara-Spezia – La perla di Granoche vale un bel sette, ma ci sono parecchie insufficienze

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[ot-caption title=”La squadra saluta i tifosi al termine del matchFoto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/02/Saluto-ai-tifosi.jpg”]

CHICHIZOLA: 6,5 – Fa un mezzo miracolo deviando sulla traversa la girata della vita di Mantovani, non riesce invece a farlo sulla girata di Macheda da distanza ravvicinata. Nulla può sul colpo di testa di Galabinov. Poi nel secondo tempo solo un tuffo su un cross velenoso e nulla più.

DE COL: 5 – Fatica in fase difensiva, ma ad onor del vero anche in quella offensiva, molto più di quanto ci si potesse aspettare. Chiosa lo mette in costante apprensione. Nella ripresa prova ad incidere nella metà campo avversaria, ma non è proprio giornata.

VALENTINI: 5,5 – Faticano gli esterni, inevitabilmente per i centrali non tira buona aria, specie se c’è da arginare uno come Galabinov, al quale il direttore di gara consente costantemente di sbracciare a piacimento. Si difende come può, con qualche apprensione di troppo.

TERZI: 6 – Riesce ad essere il più lucido del reparto difensivo, anche se finisce con il lasciare troppo spesso la guardia di Galabinov a Ceccaroni che così si trova a fare quasi il centrale. Nella ripresa prova a suonare la carica, ma gli spazi sono intasati come all’ora di punta.

CECCARONI: 5 – Sembra quasi fare la parte della vittima predestinata, anche perché, lui che parte da terzino sinistro, si ritrova a dover fare i conti con Galabinov nei momenti cruciali del primo tempo. Ne scaturiscono due ingenuità da gioventù, quelle che possono capitare quando hai a che fare con un armadio come il bulgaro.

SCIAUDONE: 5 – Alla vigilia il dubbio del tecnico è se schierarlo o dare spazio a Maggiore: dubbio giustificato dalla prestazione del centrocampista, decisamente sotto tono rispetto alle sue qualità. Troppi errori, anche non forzati e poco gamba, ha decisamente bisogno di ritrovare il passo giusto.

ERRASTI: 5,5 – Prova a lottare nel mezzo, ma è spesso saltato dal palleggio avversario. Prende una gomitata da Galabinov dalla quale non si riprende completamente, nonostante stia in campo sino a fine primo tempo. Poi lascia il posto a Signorelli.

DJOKOVIC:  6 – Prova a far valere la sua fisicità, in una gara come quella odierna, nella quale è mancata proprio quella ai bianchi. E’ suo l’assist al bacio che permette a Granoche di trovare il pareggio, ma ci saremmo aspettati qualche incursione in area di rigore sulle palle aeree nel secondo tempo.

MASTINU: 6,5 – Preferito a Piccolo, risulta essere uno dei più positivi in assoluto, oltre ad essere l’unico che prova la conclusione, oltre a Granoche. In un paio di occasioni non è fortunato, rimandando ancora la prima soddisfazione in cadetteria.

GRANOCHE: 7 – La perla del gol è il sintomo più lampante del suo ottimo periodo di forma. Coglie al volo la traiettoria del taglio di Djokovic, andando ad anticipare il portiere con un delizioso pallonetto. Nel secondo tempo prende una gomitata nella schiena da Mantovani che lo debilita per l’assalto finale.

PIU: 5 – Aveva l’opportunità di rimettersi in gioco dopo lo scarso utilizzo dell’ultimo periodo, ma non la sfrutta al meglio. Anche se, come attenuante, c’è il fatto che, ad aiutarlo sulla fascia, non c’era la verve di Migliore. Ma onestamente si pretende qualcosa in più dalle sue qualità.

SIGNORELLI: 6 – Dalla tribuna al campo nel giro di una settimana, complice anche l’infortunio patito da Errasti nel corso del primo tempo. Dal punto di vista atletico sembra ritrovato, e contribuisce con il palleggio alla reazione della ripresa.

PICCOLO: 5,5 – Non è al meglio e si vede, ma forse avrebbe potuto incidere di più nel finale. Invece si limita a cercare qualche cross, spesso fuori misura, risultando poco efficace in quella che dovrebbe essere la sua più grande qualità, l’imprevedibilità.

MAGGIORE: 6 – Subentra allo spento Sciaudone, provando a trovare l’assist buono per mandare al tiro qualche compagno. Ma è una gara più da spada che da fioretto e non è facile emergere.

Mister DI CARLO: 6 – Difficile fargli appunti particolari, anche perché la scelta a sinistra di Ceccaroni è obbligata, e non è colpa sua se mancano Migliore e Fabbrini o se Sciaudone, Pulzetti e Piccolo non sono al meglio. Prova a cambiare qualcosa nel secondo tempo, con il risultato di prendere in mano la gara, pur non riuscendo a riprendere il risultato. Martedì si rivedrà Fabbrini e magari Migliore, e si tornerà al Picco, per riprendere la marcia.

Arbitro NASCA: 6 – Il gol di Galabinov arriva 5 secondi dopo il 45esimo e, se vogliamo essere pignoli, poteva già esserci stato il suo fischio. E’ comunque un cavillo che non cancella le responsabilità della difesa spezzina sul gol del bulgaro. Ha il demerito però di lasciar forse un po’ troppo sbracciare Galabinov, al quale praticamente è concesso tutto. Seguendo questa falsa riga, usa poco i cartellini, anche se, quello a Piu, lo manderà in squalifica.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.
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