[ot-caption title=”Il gol di Nico Pulzetti – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/04/Gol-Pulzetti.jpg”]
La Virtus Entella torna a casa frastornata, ma non saranno tanti i chilometri da trascorrere per pensarci un po’ su.
Ridimensionata o meno, lo scopriremo presto, sta di fatto che la vittoria delle aquile pare aver creato un margine importante tra le due squadre, più dei tre punti che dice la classifica. Perché ora, il morale può giocare davvero un ruolo decisivo in ottica Play Off.
Alza il muro, lo Spezia. Da qualche settimana, dopo la batosta interna subita contro il Benevento, la squadra di Mimmo Di Carlo ha ritrovato antica solidità, quella che permise, per esempio nello scorso girone di ritorno, di recuperare posizioni su posizioni e terminare il campionato in crescendo.
O quella che, nel girone d’andata di questo campionato, ha permesso a tutti di galleggiare con occhi, però, rivolti verso l’alto, limitando i danni di un attacco allora sterile.
Oltre a questo, contro la Virtus Entella gli aquilotti hanno mostrato anche buona gamba, terminando in crescendo con quasi tutti i suoi effettivi, segno che forse è davvero arrivato il momento della raccolta, dopo il lavoro invernale svolto con qualche intoppo di troppo.
Piccolo che finisce pressando tutti, Giannetti che acquista sempre più minuti importanti, Djokovic che sembra non finire mai il suo lavoro sporco, fatto anche di tanti chilometri.
Se anche Maggiore e Fabbrini sapranno acquisire qualche chilometro in più d’autonomia, con questo Pulzetti pronto ad accendere un motore di riserva importante e con Sciaudone che dovrà presto farsi perdonare del fattaccio di Cesena, allora lo Spezia non potrà che continuare a crescere, ed acquisire in mano carte sempre più interessanti da giocarsi in prossimità degli spareggi, ed all’interno degli stessi.
Francesco Migliore meritava la gioia del gol, e di un gol non banale, perché questo derby del levante ligure pareva bloccato fino a quel momento, con le due squadre intente a non commettere passi falsi.
Uno scacchiere nel vero senso della parola ed una squadra, quella di mister Breda, rapida, ben messa in campo, intenta a togliere profondità agli avanti aquilotti, con una difesa esperta ed un attacco che solo a guardare di sbieco Ciccio Caputo metteva qualche apprensione negli animi di tutti.
Una citazione particolare la merita Nico Pulzetti.
Lui è sempre stato uno da “Picco”, con quel fare che sembra promettere maglia sporca e sudata ad ogni santo turno; ultimamente ha trovato poco spazio, chiuso dall’arrivo di Djokovic e dall’esplosione di Maggiore, ma Mimmo Di Carlo saprà ancora pescare sul sicuro con lui, conoscendo le sue doti da combattente, la sua tempra caratteriale ben definita, che può essere d’aiuto per tutti nei diversi momenti delle partite.
Non è contento di restare fuori, ma i veri giocatori sfogano in campo la loro rabbia, la voglia di far vedere la loro utilità.
Non si perdono in discorsi e in musi lunghi. Mezza partita, ieri, l’ha vinta lui.