Il PAGELLONE di Brescia-Spezia – Ammari salva tutto, tanto ordine, Giani e Pessina in evidenza

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[ot-caption title=”Matteo PessinaFoto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/11/Pessina-1.jpg”]

MANFREDINI – 6  Esordio in maglia bianca per l’ex Modena; fino a qualche giorno fa svincolato e al cinema con la fidanzata, dopo pochi giorni in campo di fronte all’airone Caracciolo, che lo uccella con un colpo di testa imparabile. Per il resto praticamente inoperoso, svolge giusto l’ordinaria amministrazione, forse anche qualcosa meno.

DE COL – 6  Spinge in generale poco su quella fascia, sovente va in raddoppio su Caracciolo sugli spioventi indirizzati al grattacielo bresciano. Peccato, perché avrebbe gamba e spazi per fare male sulla corsia sinistra dei padroni di casa.

CAPELLI – 6,5 Partita di grande attenzione sul pericolo numero uno, forse anche l’unico, degli avversari. Sbroglia praticamente tutto ed in maniera più pulita rispetto al solito, mostra personalità e ringhio sicuro. Non può nulla sulle altezze dalle quali spiove il gol dell’attaccante bresciano.

GIANI – 7 Altra grande prestazione da parte dell’ex capitano della Spal. Lui, brevilineo, mette più di un grattacapo sulle palle aeree al centravanti bresciano, al quale non concede metri e respiro per lunghi tratti del match. Non sbaglia praticamente nulla, gioca a testa alta e mostra il solito, grande tempismo che gli permette di puntare molto, e bene, sull’anticipo. Elemento oggi imprescindibile.

LOPEZ – 6  Dalle sue parti si aggira un ispirato Machin, nel primo tempo le folate offensive non mancano, ma sono fatte con minore frequenza rispetto al solito e con una precisione che lascia parecchi rammarichi. Certo, da uno dei suoi imprecisi traversoni per poco non nasce il vantaggio spezzino nella ripresa, resta la convinzione che se aggiusta la mira, Gilardino e Granoche andranno in doppia cifra.

VIGNALI – 5,5 Ancora una volta tra i peggiori in campo. Alterna buona presenza in interdizione a errori piccoli o grandi in fase di disimpegno, nella scelta della soluzione da prendere. Quasi sempre non la azzecca, soprattutto quando si inserisce negli ultimi metri e basterebbe un briciolo di lucidità in più per essere determinante in positivo. E’ un mix di generosità ed errori, deve crescere, non può fermarsi qui.

BOLZONI – 6  Fin che resta in campo, tiene in mano i tempi di gioco praticamente dell’intera partita, agevolato dal bassissimo ritmo bresciano e dalla loro assenza in pressione. Proprio per questo pare un peccato quella sua regia a volte troppo “scolastica”. Bene in fase di interdizione, assieme a Pessina sporca diversi palloni avversari.

PESSINA – 7  Funge quasi da doppio play con Bolzoni, non ha paura col pallone tra i piedi, è in un crescendo di convinzioni e di fiducia. Anche atleticamente sembra giocatore al 100%, le sue progressioni possono in ogni momento far male, come in occasione dell’espulsione che costringe in 10 il Brescia negli ultimi minuti. Molto attento anche in fase di ripiegamento, raddoppiando qua e la sempre con ottima gamba.

MASTINU – 5,5  Ci mette la testa in un contrasto su palla contesa, dimostrando carattere e voglia. Fatica più del solito a trovare la mattonella giusta, non trova uno spunto degno di nota ed è un peccato non far cantare il suo mancino nel giorno che davanti a sé si ritrova Gilardino e Granoche. Veniva da due partite al top, lo aspettiamo per la prossima.

GRANOCHE – 6  Fa il perno centrale nell’attacco aquilotto, va vicino al gol dopo una pregevole sponda di Gilardino ma Minelli si supera e gli nega una gioia sicura sul suo bolide di destro. Fino all’uscita dal campo, poi, è solo lotta di posizione coi difensori di casa. Dimostra però di star bene e quindi spiace un po’ vederlo uscire con la stessa tristezza di un bambino che esce anzitempo da un Luna Park.

GILARDINO – 6,5  E’ un compendio di ottimi fondamentali nel gioco di sponde e, più in generale, nel gioco corale. Non è certo una sorpresa tutto questo, è però un piacere vederlo in palla e voglioso di far bene. Serve al Diablo un cioccolatino con una sponda di testa tutt’altro che banale, per poco non gliene riesce un altro, di tacco, col quale avrebbe mandato in porta il compagno. E’ un appoggio sicuro per tutti, quando è il momento di salire o rifiatare. Gli manca la stoccata finale, non trova il modo di procurarsela, ma se crescerà ancora di condizione, beh…

MARILUNGO – 6  Entra al posto di Granoche, porta in dote qualche spunto interessante in velocità e imprevedibilità. Peccato per quell’assist impreciso per Gilardino nei minuti conclusivi, aveva trovato la giocata giusta ma in quel frangente la palla deve restare a terra, veloce, velenosa..

MAGGIORE – 6  Entra al posto di Bolzoni e si piazza in cabina di regia, riesce a riprendere in mano il filo del possesso palla che ad inizio ripresa era sfuggito dalle mani del centrocampo aquilotto. Ordinato.

AMMARI – 6,5 Era sulla linea del fondo laterale per entrare, quando Caracciolo si inventa il vantaggio bresciano. Gallo gli chiede di mettere la sua tecnica e la sua velocità tra il centrocampo e l’attacco, in un momento delicatissimo, e lui trova il gol del pareggio dopo una ribattuta della difesa locale, piazzato al posto giusto nel momento giusto. Non è stato un gol semplice, anzi, è stato uno di quei gol che raramente si vede fare a questa squadra. Salva tutto, perché questo è un altro punto d’oro non per come è nata la partita, ma per come si era improvvisamente messa.

Mister GALLO – Presenta uno Spezia col modulo che dà maggiori certezze, il 4-3-1-2, imbottito di piedi educati, che si fanno valere nella fase di possesso palla. Lo Spezia sa gestire ed addormentare i tempi di gioco per lunghi tratti della partita, manca solo il cambio di passo e di ritmo che avrebbe steso naturalmente una squadra come quella bresciana apparsa in netta difficoltà nel primo tempo. Ad inizio ripresa la sua squadra si allunga pericolosamente, col doppio cambio “la riprende“, quando Caracciolo va in cielo e trova l’angolino vede le streghe, ma Ammari strappa un punto importantissimo e alla fine va molto bene cosi, pensando a cosa avrebbe significato una sconfitta contro l’ennesimo avversario alla portata. Che è un complimento, forse, per lo Spezia..

Arbitro DI MARTINO – 6  Dirige in maniera serena una gara non difficile. Non ci sono episodi contestati e anche la distribuzione dei cartellini è equa, espulsione compresa.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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