In una Serie B nella quale ormai sono saltati il fattore campo e anche i valori in classifica, arriva una sconfitta per gli aquilotti che fa tanta rabbia.
Rabbia per come è andata la gara, per l’atteggiamento arbitrale, per l’infortunio a Mastinu, per le parate di Lezzerini (bravo lui ci mancherebbe), insomma per un destino apparso impietoso e ineluttabile.
Una sconfitta che se da una parte appare in dolore, dall’altra ti rimane li come un’occasione perduta, come il possibile sussulto che avrebbe se non altro messo in apprensione un Crotone che si porta a casa un punticino con la Salernitana.
Un terzo posto che resta nelle mani degli uomini di Italiano, ancora alle prese con la rosa risicata e con gli infortuni che non danno pace.
L’avvio da però già indicazioni ben precise, sin da quando Molinaro vede bene di scalciare Mastinu da tergo senza nessuna possibilità di prendere la palla e con l’arbitro che non concede nemmeno la punizione.
Beppe sente tanto dolore ed è costretto a chiedere il cambio, in lacrime…
La svolta è evidente, sia perché la squadra perde uno degli elementi più in forma, sia perché si capisce che la direzione arbitrale non sarà affatto di quelle che tuteleranno i più forti, tutt’altro.
Quando poi ingenuamente Nzola tocca la palla con la mano nel tentativo di rinviare, la frittata è bella e servita.
Rigore e gol di Aramu che non da scampo a Scuffet.
Il gioco duro degli ospiti si acuisce ancor più ma a farne le spese sarà solo Riccardi, e Firenze ma per proteste, mentre prima Gyasi e poi Maggiore nella ripresa, prendono invece due gialli cervellotici.
Giulio salterà la trasferta di Cremona per squalifica..
Il secondo tempo è, con il passare dei minuti, sempre più un assedio, ma le parate di Lezzerini, almeno un paio strepitose, l’imprecisione in qualche conclusione a rete e la serata storta, faranno si che arrivi un’altra sconfitta casalinga.
Una battaglia persa, ma la guerra è ancora lunga.
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