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Anno nuovo, vita nuova: è un inizio 2018 da urlo quello del Grifone perugino, capace di macinare vittorie su vittorie e scalare posizioni nell’ardua salita del campionato cadetto.
Dal 20 gennaio, difatti, la squadra del subentrato Breda ha raccolto ben 18 punti sui 24 disponibili, pareggiando e capitolando una sola volta, contro le sei affermazioni ottenute contro Entella, Pescara, Palermo, Frosinone, Brescia e Foggia.
Reduce dall’en plein nelle ultime quattro uscite, il Perugia si è dunque rilanciato fortemente nella corsa ai play off – ottava la posizione attuale a quota 43 – dopo un cammino altalenante e a tratti negativo. L’esonero di Giunti sembrava infatti non aver portato quella scossa necessaria, tanto che persino Breda, dopo la sconfitta interna contro il Cittadella dello scorso 3 febbraio, ha rischiato seriamente la chiamata fatale di Patron Santopadre.
Da allora è arrivata invece la tanto attesa svolta, anche se dalle parti del Curi, ricordando la partenza esaltante di inizio campionato firmata Giunti, la scaramanzia regna sovrana. Dallo scontro di sabato contro lo Spezia, i tifosi si aspettano pertanto conferme, nella speranza che il cammino intrapreso in questo girone di ritorno possa confermare l’attuale posto play off.
Orfana di Han, tornato al Cagliari, ma con un redivivo Diamanti e una coppia gol da 25 reti chiamata Di Carmine – Cerri, gli umbri hanno dimostrato la propria qualità offensiva, di certo non paragonabile ai numeri di un reparto difensivo spesso in difficoltà, complice le 41 reti subite, troppe per una formazione che milita tra le prime otto posizioni.
Eppure, il solo gol subito nella vittoriosa trasferta di Frosinone, sembra aver regalato certezze anche alla retroguardia: certo, se il dato di quest’ultimo fosse confermato in parte anche nelle prossime uscite, potremo affermare con certezza che il Perugia è una seria candidata al grande salto.