Per un’ora all’altezza del Milan, poi la maggior qualità dei rossoneri viene fuori, anche favorita da un paio di indecisioni fatali.
Del resto è uno Spezia ancora in costruzione e che comunque ha dovuto giocare tre gare in una settimana.
Primo tempo in cui la superiorità dei padroni di casa è venuta fuori in rare occasioni, buone le chiusure difensive sia sugli esterni che da parte dei centrali e qualche ripartenza che ha messo in apprensione la difesa milanista.
Peccato che alla mezzora Galabinov abbia dovuto lasciare il campo per un guaio muscolare, proprio mentre stava ancora una volta dimostrando di poter fare a sportellate con la difesa avversaria.
Buone anche le giocate a centrocampo di Giulio Maggiore, come anche la mobilità di Verde, bravo a impegnare Donnarumma ma anche a creare contropiedi pericolosi.
Nel secondo tempo, almeno per i primi 15 minuti non cambia tanto la gara, poi però arrivano i cambi e Pioli inserisce qualità.
Il primo gol viene da un calcio da fermo, evitabile ma comprensibile, come il secondo gol anche quello evitabile con un po’ più di attenzione.
Ma sono peccati di gioventù di una squadra che deve ancora crescere, ma che mostra già comunque una discreta identità, in attesa di inserire tutti gli acquisti.
Il dopo è qualità di una squadra che punta alla Champions, poco da dire.
Ora c’è la sosta, per Italiano due settimane di lavoro che il tecnico farà fruttare per far progredire i suoi ragazzi.
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