La lettera – Chiamato per insegnare

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[ot-caption title=”Damir Miskovic” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/06/Damir-Miskovic-2.jpg”]

Un tifoso ci invia una lettera che pubblichiamo:

Damir Miskovic, un signore venuto da lontano con moltissime ambizioni, per certo una importantissima:

Insegnare alla più importante Disciplina Sportiva Italiana, che cosa deve fare una Società di Calcio per farsi amare di più di quanto può essere già amata.

Il Croato appena sbarcato nel nostro bellissimo Golfo dei Poeti, ha da subito cercato ed ottenuto un incontro con un gruppo di tifosi, ritenuti portavoce della Tifoseria Aquilotta.

Un incontro avvenuto nel massimo della cordialità e reciproca simpatia durante il quale Damir Miskovic è andato subito al sodo informandosi sugli immancabili mal di pancia presenti un pò ovunque nella fattispecie delle tifoserie italiane e non.

Non sto ad elencare questi mal di pancia in quanto conosciuti un po’ da tutti ma un passaggio di questo avvenuto incontro lo voglio ricordare in quanto simpaticissimo e allo stesso tempo importante:

Miskovic che chiedeva se la tifoseria fosse ben attrezzata con megafoni, striscioni e tutto ciò che allo stadio può far spettacolo ricordando che in Croazia sono requisiti importantissimi anche per l’economia di una squadra.

Nell’immediato, dopo l’incontro, le iniziative prese da Miskovic non si sono fatte attendere, ha integrato in prima squadra veri portabandiera vecchie glorie del passato e aficionados della Maglia Bianca quali Pietrino Fusco, Nicola Padoin e Maurizio Rollandi, se non fosse mancato avrebbe integrato anche il povero Paolino Ponzo che per senso rispettoso e dovuto riconoscimento ha fatto stampare la sua frase sui colletti delle nuove maglie.

Ha dichiarato che lo Spezia è una realtà non sconosciuta e che non verranno più celebrate cerimonie di carattere sfarzoso con presenze di bodygard da consumarsi nelle località più in voga perchè lo Spezia è degli Spezzini e che dette cerimonie si terranno lungo le strade e le piazze della città, come è giusto debba essere.

Altre iniziative annunciate sono la rimozione della rete davanti alla Curva Ferrovia e tutte le barriere intorno al rettangolo di gioco.

Ha fortemente voluto Nenad Bjelica che, arrivato da pochissimo, già sprona i suoi ragazzi a suon di “Farò di voi veri Eroi“.

In conclusione mi ha colpito la sua frase:

“Abbiamo come simbolo l’Aquila ma non siamo la Lazio perché noi qui a La Spezia al Presidente Gabriele Volpi gli vogliamo tutti bene”.

Roberto Sarti

Redazione
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