Spezia-Catania: tra consapevolezze da acquistare e polemiche da accantonare

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[ot-caption title=”L’ex aquilotto Giuseppe Sannino, mister degli etnei – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/10/Giuseppe-Sannino.jpg”]

Dopo la sfortunata ed ingiusta sconfitta di Vercelli, è proprio il caso di dirlo: finalmente si torna a casa.

Quella “casa dolce casa” dove lo Spezia, se si esclude lo scivolone contro il catenacciaro Carpi, ha conosciuto soltanto la parola vittoria: è accaduto contro il Frosinone, oggi prima della classe, contro l’Entella e contro il Perugia, sino a quel momento imbattuto da un anno e al comando della classifica.

Ora al Picco arriva il Catania: formazione che al di là di ogni più grigia aspettativa ricopre il penultimo posto con 6 punti in otto gare, figlio di una sola vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte. L’ultima, maturata nel match casalingo contro il Bari dell’ ex mister aquilotto Davis Mangia.

Gli etnei, vera e propria delusione di questo avvio di stagione, non sembrano ancora aver assorbito al meglio l’arrivo di Sannino.

Sotto la guida dell’ex tecnico di Watford e Varese, in sella dalla quarta giornata al posto dell’esonerato Maurizio Pellegrino, i siciliani hanno infatti raccolto solo 5 punti in altrettante gare.

Per i rossazzurri, dunque, la trasferta di sabato rappresenta un vero e proprio crocevia. Ad infiammare l’incontro, le parole del patron Pulvirenti, convinto che la propria squadra debba perseguire il categorico obiettivo del ritorno nella massima serie.

Lo Spezia, invece, dopo l’illusione data dalla bella vittoria ottenuta nell’ultimo turno casalingo contro il Perugia, è tornato ingiustamente a mani vuote dalla trasferta di Vercelli.

Una partita che, nonostante la sconfitta, ha comunque visto i bianconeri in crescita sul piano del gioco; l’unica nota stonata è stata la classica mancata finalizzazione sotto porta.

Ancora in dubbio la formazione che Bjelica, squalificato e sostituito da Pietro Fusco, metterà in campo. Come è ormai consuetudine, solo a pochi minuti dall’inizio verrà infatti svelato l’undici titolare.

Certi, ad ogni modo, i ritorni di Datkovic e Milos, impegnati con l’under 21 croata e di Brezovec, assente per squalifica a Vercelli.

Riavvolgendo per un attimo il nastro all’indietro, tra le curiosità della sfida spiccano i calciatori che nel passato hanno indossato le casacche di Spezia e Catania: tra questi Mario Castellazzi, tra le fila etnee dal 1960 al 1962 e autore della rete del vantaggio nel celebre match vinto poi dai padroni di casa per due a zero contro l’Inter di Helenio Herrera, salito alla ribalta delle cronache per l’esclamazione di Sandro Ciotti che definì “clamoroso” l’evento del Cibali.

In maglia bianconera, invece, Castellazzi raccolse, tra il 1964 e il 1968, 74 presenze, condite da quattro reti.

Chi percorse le strade di Spezia e Catania furono poi Riccardo Carapellese, il napoletano Pietro Puzone, il brasiliano Guilherme Do Prado, il difensore Pietro Fusco, il centrocampista Vito Grieco, il meno famoso dei fratelli Baggio, Eddy, Francesco Milesi, l’attaccante Mirko Antenucci e il centrocampista Federico Moretti.

Tra gli attuali organici figurano invece quattro ex: tre per gli aquilotti, uno per i siciliani. Il più atteso è sicuramente Andrea Catellani, vero e proprio trascinatore bianconero in questo avvio di stagione, alla corte di Montella nella stagione 2011 2012.

Tra gli altri Giulio Ebagua, non certamente al meglio in questo inizio, il Ds Guido Angelozzi e Mister Sannino che, da calciatore, raccolse con lo Spezia 24 presenze e una rete nella stagione 1984 85.

Tralasciando però aneddoti e curiosità legate al passato, il presente dice che la gara di sabato vedrà davanti due formazioni alla ricerca dei tre punti.

In una serie B più che mai incerta, ogni passo falso può infatti rappresentare un macabro avvicinamento ai bassifondi della classifica; al contrario, una vittoria rappresenterebbe uno slancio verso l’alto.

Di certo, per ottenere la quarta gioia stagionale, le Aquile dovranno mettere da parte le polemiche arbitrali e incanalare nella giusta direzione la rabbia raccolta; in una settimana in cui troppo spesso si è preferito discutere delle negative performance arbitrali, l’ipotesi di presentarsi distratti e innervositi ad un appuntamento così delicato è un rischio che una piazza matura come Spezia non può e non deve più permettersi. Prima degli arbitri vi sono infatti le prestazioni di gioco.

Fiato alle trombe dunque: le belle aspettative, del resto, non sono mai cadute.

Conosci te stesso. Non ti curar dell’arbitraggio, ma gioca e passa.

Questi gli auguri dal sapore socraticodantesco da fare ad una squadra che, come direbbe il più scontato tra i professori ai genitori dell’alunno, ha potenzialità ma poco si applica.

Andrea Licari
Andrea Licari
Nato a la Spezia, laureato in scienze politiche, giornalista pubblicista, allenatore del settore giovanile Asd Brugnato Calcio. Ha collaborato con l'emittente televisiva Ttnews24 e per La Nazione di Spezia, collabora con Cronaca 4 e SpeziaCalcioNews dal 2014.

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