Ancora qualche ora di attesa e Livorno-Spezia potrà finalmente andare in scena al teatro del Picchi.
Sono 19 i precedenti tra le due formazioni sul manto livornese, con i padroni di casa in vantaggio negli scontri diretti grazie a 10 vittorie, contro le 4 delle Aquile; 5 invece i pareggi.
Nonostante le statistiche dicano Livorno, l’ultima vittoria degli amaranto risale però a ben 26 anni fa: era il due ottobre 1988 e finì uno a zero per gli uomini di casa, poi retrocessi in C2 a fine anno, grazie all’autorete di Ceccaroni.
Da allora, però, lo Spezia non ha più conosciuto in terra toscana la parola sconfitta: nella stagione 2000-2001 finì a reti bianche, mentre l’anno dopo le aquile si imposero con una rete di Francolino Fiori, bravo ad infilare di piatto l’estremo difensore amaranto.
Passati oltre dieci anni, Livorno e Spezia si sono incrociati l’ultima volta l’otto ottobre del 2012 e, come tutti certamente ricorderanno, finì con un roboante cinque a uno per le Aquile, brave ad approfittare dell’espulsione immediata di Mazzoni del Livorno e a dilagare con Di Gennaro, Bovo, Sansovini e Antenucci, autore di una doppietta; il gol della bandiera per gli amaranto fu siglato nel finale su rigore da Paulinho.
Il presente vede un Livorno in ottimo stato di salute al secondo posto della classifica con 17 punti, capace di risalire la china dopo un avvio non proprio felice, condizionato da due pareggi e altrettante sconfitte.
Nelle ultime settimane è emersa infatti tra gli uomini di Gautieri una grande voglia di rivalsa, sfociata nelle grandi prestazioni contro Ternana e Trapani.
A quota 13 invece lo Spezia, vittorioso nell’ultimo turno casalingo contro il Catania, ma incapace sino a questo momento di strappare i tre punti al di fuori delle mura amiche. In quattro incontri esterni, infatti, gli aquilotti sono incappati in tre sconfitte e nel pareggio di Avellino.
Ancora da sciogliere qualche dubbio per Bjelica, soprattutto in avanti, con uno scalpitante Giannetti pronto a rilevare Situm e ad affiancare l’insostituibile Catellani. Per il resto, come è ormai prassi settimanale, l’undici titolare verrà svelato a poche istanti prima dell’inizio del match, anche se il mister sembra orientato a schierare lo stesso undici di sabato scorso.
Di certo, chiunque dovesse essere scelto, dovrà fare i conti con una formazione galvanizzata dagli ultimi risultati, in grado di mettere a segno negli ultimi tre incontri ben 11 reti e di non subirne al tempo stesso nessuna.
Ad impressionare è in particolar modo il trio d’attacco composto da Siligardi, Vantaggiato e Cutolo, autore di 12 tra i 16 gol messi a segno complessivamente dagli amaranto.
Senza contare inoltre l’esperienza negli altri reparti di gioco data dai vari Gemiti, Bernardini ed Emerson.
Da tenere a mente dovrà essere soprattutto la rapidità e la freschezza di una squadra che nella prima frazione di gioco ha spesso messo ko i propri avversari.
Motivo per cui lo Spezia dovrà affrontare l’avversario ordinatamente e al tempo stesso con coraggio, senza commettere l’errore di barricarsi in difesa.
Nel complesso, la manovra della squadra dovrà ricalcare le prestazioni casalinghe in cui precisione, velocità e intraprendenza sono state le virtù messe in atto.
L’esatto contrario di quello che è avvenuto sinora lontano dal Picco, dove le aquile troppo spesso non hanno saputo osare, se si eccettua la gara di Vercelli.
Arrivati dunque alla decima giornata di campionato, l’augurio di tutti i tifosi è quello di poter osservare sabato una squadra che non parta con l’unico obiettivo del pareggio, bensì con la voglia di sorprendere e di mettere definitivamente da parte un’altalena di risultati degna del miglior Dottor Jekill e Mister Hyde.
Yes, we can.
