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La dodicesima giornata di serie B vedrà impegnato lo Spezia nella trasferta di Pescara. Non proprio un avvio da sogno quello degli abruzzesi, terzultimi a dieci punti con Cittadella, Ternana e Vicenza.
Un inizio che nemmeno il più pessimista tra i tifosi avrebbe potuto immaginare, in cui i bianco – azzurri hanno raccolto due sole vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte.
A pesare maggiormente sulle scarse prestazioni fornite, una difesa troppo ballerina, che con 19 gol subiti risulta essere la seconda retroguardia più perforata del campionato; peggio ha fatto solo il Trapani con 21.
Ad impressionare in negativo è stato in particolare l’ultimo incontro casalingo, dove la capolista Carpi è uscita vittoriosa con un sonoro cinque a zero.
Non male invece l’attacco, capace di mettere a segno un totale di 17 reti.
Una formazione dalla spiccata natura offensiva, guidata da un tecnico, Baroni, ex Lanciano e primavera Juve, fautore di un 4-3-3 di zemaniana memoria, a volte trasformato in un più classico 3-5-2.
Sta di fatto però che gli Abruzzesi non sembrano aver ancora assorbito al meglio le indicazioni tattiche dell’allenatore fiorentino, illusi dalle due vittorie consecutive ottenute contro Entella e Crotone tra la settima e l’ottava giornata di campionato, ma subito riportati alla dura realtà dei fatti con la sconfitta di Vicenza e il capitombolo interno contro il Carpi.
Nell’ultimo turno, invece, è arrivata una piccola boccata di ossigeno, data dal pareggio ottenuto contro il Bari di Davis Mangia; quella vista al San Nicola è sembrata una squadra in leggera ripresa, andata vicina alla vittoria e recuperata dai padroni di casa solo nei minuti finali.
Di certo gli uomini di Baroni, sul cui nome aleggiano le figure di Oddo e Liverani, vorranno ingranare la marcia e abbandonare al più presto i bassifondi della classifica, sfruttando il turno tra le mura amiche.
Fondamentale sarà l’esperienza data da giocatori del calibro di Bjarnason, Nielsen e Memushaj, autore di svariate ottime prestazioni contro lo Spezia.
Ma attenzione anche alla rapidità e alla freschezza di attaccanti come Sowe e Politano, rispettivamente classe ’93 e ’94; senza dimenticare l’ex Juve Maniero, già autore di cinque reti, Pasquato e il fratello di Paul Pogba, Mathias.
Insomma, a giudicare dalla rosa, una squadra programmata per la vetta, ma tuttora invischiata nella lotta per non retrocedere.
Stranezze del calcio, mai però da sottovalutare: del resto, per quale motivo altrimenti verrebbero definite stranezze?