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Quindicesima giornata del campionato cadetto: al Picco di La Spezia arriva il sette volte campione d’Italia Bologna in quello che è di fatto uno scontro al vertice.
24 i punti per i liguri, 22 per gli emiliani, reduci però da un solo pareggio e due sconfitte negli ultimi tre incontri.
Stati d’animo opposto in casa Spezia, con i ragazzi di Bjelica imbattuti da sei turni e sempre più lanciati verso le zone alte della classifica.
I bookmakers dicono Aquile, anche se la squadra allenata da Lopez è quella che in trasferta ha ottenuto più punti fra tutte: 11 per la precisione, frutto di tre successi, due pareggi e due sconfitte.
Su quattro precedenti in terra spezzina, due sono le vittorie dei rossoblu, così come quelle dei bianchi, l’ultima delle quali nella stagione 2006-2007: era il 10 febbraio e la formazione neopromossa guidata da Soda si impose due a zero grazie alle reti messe a segno da Guidetti e Varricchio.
Numeri e ricordi a parte, la sfida di sabato sarà un vero e proprio banco di prova per gli aquilotti, chiamati non solo a confermare le ultime, brillanti, prestazioni, ma ad allontanare dalle posizioni che contano un avversario diretto come il Bologna.
Attenzione, però, ai punti di forza degli emiliani, a cominciare dalle verticalizzazioni offensive con cui gli uomini di Lopez spesso hanno fatto male agli avversari.
Non solo, anche la posizione di Laribi, libero di svariare sul fronte d’attacco senza lasciare punti di riferimento, può rappresentare una continua spina nel fianco nella retroguardia spezzina.
Tra i punti deboli, invece, la squadra felsinea ha messo in mostra alcuni problemi di equilibrio, dettati dalla scelta offensiva di portare la maggior parte dei propri uomini nella metà campo avversaria.
Ad ogni modo, è cosa nota che ogni partita rappresenti una storia a sé: motivo per cui le Aquile, senza pensare troppo ad una classifica che potrebbe provocare pericolose vertigini, dovrà affrontare la sfida di sabato con quella determinazione, compattezza e umiltà che l’ha resa a tutti gli effetti un avversario temibile.
Senza contare, infine, che un Picco stracolmo, speriamo, sarebbe la giusta spinta per una squadra che fa della coralità il proprio pezzo forte.