Il mercato è alle porte, situazione e prospettive in casa Spezia, reparto per reparto

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[ot-caption title=”Niccolò Giannetti, punto di forza dell’attacco spezzino – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/10/Niccolo-Giannetti.jpg”]

Difesa, centrocampo, attacco.

Anche in queste prime ore dell’anno nuovo, la lente d’ingrandimento di ogni tifoso scruta con attenzione lungo queste tre direzioni.

Tre reparti che, in questa prima metà del campionato, hanno mostrato sorprendenti qualità e qualche inaspettato difetto.

La finestra di gennaio del calciomercato, servirà al mister per fare opportune valutazioni ed imbastire eventuali trattative partendo, però, dalla posizione di forza di chi sa di poter disporre di una rosa forte.

Per la prima volta da quando è iniziata l’era Volpi non ci saranno rivoluzioni, ne accorgimenti sostanziali, e laddove si interverrà, lo si farà solo per puntellare ed aggiungere qualcosa che potrebbe, addirittura, rivelarsi decisivo.

Di questo il mister e il D.S. Angelozzi sono coscienti.

Non ci sarà da sorprendersi se uno o due elementi di primo piano di questa rosa verranno ceduti, considerando anche i posti disponibili in lista A, ma non sarà certamente questo il caso di chi compone il reparto arretrato.

L’infortunio di Datkovic ed il suo conseguente recupero fissato in almeno mese, se non di più, costringono ad intervenire con assoluta celerità nel reparto.

Un rinforzo di qualità ed esperienza, visto che il rinforzo giovane lo abbiamo già in casa, darebbe alla difesa il giusto ossigeno e quella forza in più per riconfermarsi ad altissimi livelli anche nel girone di ritorno.

E sappiamo quanto importante sia la forza difensiva, in questa categoria più che in altre.

Di Cesare sarebbe senz’altro un nome e un profilo giusto, uno dei migliori interpreti della categoria, una sorta di garanzia sul domani pensando anche a Ceccarelli e Piccolo.

Ceccaroni invece è il giovane da far crescere con maggiore frequenza alle spalle di difensori cosi esperti.

Peccato per Datkovic, che era parso in grande crescita nelle ultime settimane, su quella corsia, a formare con De Col, una diga praticamente insuperabile e di grande presenza fisica.

Dell’esterno sinistro si parla da mesi e la società probabilmente interverrà anche in questo senso, anche se Milos può fungere da buona alternativa a Migliore.

Anche se il Milos visto a destra può fare molto male a chiunque ed è in questa zona di campo che meriterebbe di agire, magari come alternativa a De Col.

Il centrocampo è, sulla carta, e per quello che si è visto fin qui, un reparto tecnicamente e numericamente ben assortito.

Canadija (esploso tra lo stupore di tutti) e Bakic (in attesa di esplosione) garantiscono, assieme a Juande e Brezovec, una linea di mediana completa in qualità e quantità.

Sammarco ha dimostrato che, in caso di emergenza, può essere molto di più di un semplice “numero” in rosa, mentre Schiattarella, pur efficace e prezioso a livello tattico, è da più di un anno l’ombra del giocatore ammirato a Livorno.

L’ex livornese ha un buon mercato, non è una novità che piaccia a Davide Nicola, il suo trasferimento al Bari potrebbe far arrivare in riva al Golfo un giocatore con maggiori doti tecniche e realizzative come Sciaudone.

Se quest’ultimo arriverà, sarà perché il mister ha in serbo qualcosa di nuovo o di sorprendente a livello tattico, magari altro rispetto al 3-5-2 di comprovata affidabilità in campo esterno.

Schiattarella doveva essere l’uomo del salto di qualità l’anno passato e, se resterà, dovrà dare di più, su questo non ci piove.

Restano da valutare le condizioni di Culina e il suo adattamento tattico. Da tempo non abbiamo sue notizie, cosi come non abbiamo notizie di Gagliardini, altro giocatore che potrebbe godere di un buon mercato.

Il discorso più delicato e complesso riguarda l’attacco, il reparto che, più degli altri, ha deluso in alcuni suoi interpreti.

Catellani e Situm rappresentano le certezze più immediate sulle quali il mister punterà ancora, sia nelle partite casalinghe che in quelle esterne.

La loro interscambiabilità unita alla loro innata rapidità e mobilità permettono di non dare mai punti di riferimento costanti agli avversari ed anzi, consentono al nostro centrocampo di trovarsi spesso in superiorità numerica in fase di ripartenza e ben coperto nei ripiegamenti.

Entrambi, rispetto a soli 4 mesi fa, hanno un valore di mercato molto più alto e sono due pedine fondamentali di questo Spezia presente e futuro.

Giannetti ha dalla sua l’età e la capacità di saper giocare da prima o da seconda punta con uguale naturalezza, gode della stima di tutto l’ambiente ed è sempre considerato uno degli attaccanti potenzialmente più forti non solo della serie B.

Avrebbe un maledetto bisogno di minutaggio e di fiducia, ma non è facile in questo Spezia e in questo attacco.

Sul suo valore però, nessun dubbio. Sarà ancora atteso, come è naturale che sia per un giocatore di questo livello sul quale lo Spezia ha investito economicamente una cifra importante.

Cisotti è un’altra valida alternativa a chiunque giochi davanti, pedina importante quando, soprattutto, c’è da ripartire e attaccare gli spazi.

Il terzo gol di Bari dice molto, cosi come altri episodi che, se sfruttati meglio, potevano portare in dote più punti a questa squadra.

Anche lui giovane e, pare, intoccabile in questa finestra di mercato.

Restano dubbi riguardo al suo utilizzo in partite dove c’è da attaccare a testa bassa, contro difese schierate. Ma il giocatore c’è e si farà ulteriormente, col tempo.

Ebagua ed Ardemagni sono, ad oggi, due punti interrogativi di questo Spezia.

Troppo scostante il rendimento del primo, troppi dubbi di natura fisica che non gli hanno consentito di rendere al meglio e con più costanza.

Non c’è dubbio sul fatto che, una volta recuperato a livello sia fisico che mentale, potrebbe essere il vero crack di questa squadra come più volte ha dato l’idea di poter essere.

Ma il mister avrà ancora voglia di aspettarlo? Si prospettano, nel girone di ritorno, partite interne in cui lo Spezia troverà avversari ancora più chiusi e compatti rispetto a quelli affrontati fino ad oggi, arrivano mesi in cui ogni punto potrebbe essere fondamentale per tante squadre in ottica salvezza; per questo, una prima punta con le caratteristiche fisiche e atletiche del miglior Ebagua potrebbe risultare fondamentale.

Ardemagni avrebbe meritato, forse, più occasioni per rifarsi dopo prestazioni opache, ma per lui vale il discorso fatto per Giannetti… non è facile ritagliarsi sufficiente spazio in questa squadra e quel poco va sfruttato al meglio.

Altrimenti anche un attaccante con doti importanti come lui, rischia di restare ai margini e di restarci per molto tempo.

E’ già sulla via di partenza? Troppo traffico nell’attacco dello Spezia e poca duttilità tattica per il biondo attaccante che molto bene ha fatto in altre stagioni di serie B.

Partirà dunque? O partirà Ebagua? O partiranno entrambi in cambio di una punta di grande peso e prolificità?

Si guarda in Italia (Caracciolo?) ma anche all’estero, in quel mercato affidabile che risponde al nome del Rijeka.

Ancora qualche giorno e sapremo se la società, proprio nel reparto offensivo, regalerà un colpo ad effetto, o di sostanza.

Di sicuro, in questo gennaio, nulla verrà tolto e nulla sarà lasciato al caso.

Squadra forte, mister in rampa di lancio e rispettato da tutti, società che può investire quando e come le pare.

Buon anno, Spezia

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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