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Ancora una volta a caratterizzare il campionato cadetto è l’equilibrio: dopo il girone d’andata e 21 partite giocate, ad eccezione della rivelazione Carpi, ben 12 squadre sono infatti raggruppate in appena sette punti. Insomma, dal Frosinone, secondo a quota 34, al Vicenza, tredicesimo con 27, tutti possono sognare la massima serie.
Al contrario, dalla Ternana, ferma a 25, sino al fanalino di coda Cittadella, bloccato a 14, lo spettro della Lega Pro è più che mai vivo.
Tante le sorprese di un campionato che pur non regalando calcio spettacolo, ha comunque offerto in questi 4 mesi degli spunti interessanti.
A cominciare dal sorprendente Carpi, campione d’inverno con 43 punti e in fuga sin dalle prime giornate sulle dirette avversarie. Una squadra mai doma, allenata da un rinato Castori, e capace, grazie alla miglior difesa e al miglior attacco del torneo, di vincere ben 12 volte e di perdere soltanto in 2 occasioni.
Insomma, gli emiliani, salvo clamorosi ribaltoni, sono a tutti gli effetti i primi candidati per la storica salita in serie A.
Ad inseguire, a 34 punti, i ciociari del Frosinone, in grado di tenere il passo del Carpi sino a poche giornate dal termine del girone d’andata, ma poi bloccati da qualche passo falso di troppo.
Nonostante ciò, la squadra di Stellone è comunque una piacevole sorpresa del campionato cadetto.
A braccetto dei laziali, il Bologna, che, dopo aver subito l’amara retrocessione in serie B, ha faticato e non poco, prima di adattarsi alla nuova realtà. Tra cambi di proprietà in corso d’opera e minacce di licenziamento nei confronti del tecnico Lopez, i rossoblu sembrano aver messo alle spalle l’ostico periodo, candidandosi di fatto a un girone di ritorno da protagonisti.
Una nota di merito va certamente spesa per lo Spezia di Bjelica. Difatti, dopo anni in cui la squadra ligure aveva deluso le rosee attese del precampionato, quest’anno, in sordina, le Aquile hanno spiccato il volo, regalando ai propri tifosi il sogno della massima serie.
Si confermano ai vertici della classifica anche Avellino, Trapani e Lanciano. Con loro la matricola Pro Vercelli e il Livorno dell’ex Gautieri. E’ di queste ore, difatti, la notizia, che l’ex tecnico di Lanciano e Varese è stato sollevato dal proprio incarico, dopo una serie di prestazioni altalenanti. In attesa del nuovo tecnico, Gelain della primavera siederà sulla panchina.
Chi ha resistito invece nei momenti di maggiore difficoltà è stato Marco Baroni del Pescara che, dopo un avvio shock, ha lentamente risalito la china, portando gli abruzzesi a ridosso della zona play off.
Così come il Vicenza che, dopo essere stato letteralmente catapultato dalla lega pro al campionato cadetto, e dopo aver navigato per mesi nei bassifondi della classifica, ha incanalato una serie di risultati utili consecutivi, lasciando alle spalle le zone calde. Di certo, ad aver portato uno scossone ai veneti è stato l’arrivo di Pasquale Marino, in sostituzione dell’esonerato Lopez.
Chi invece ha fatto il percorso inverso è stato il neopromosso Perugia, vera sorpresa sino ad ottobre, ma poi adagiatosi al decimo posto in classifica.
Allargato a quattro posizioni il podio delle sorprese in negativo, con Bari, Latina, Catania e Brescia che ad oggi sono a un passo dall’inferno.
I pugliesi, dopo un campionato da protagonisti lo scorso anno, non hanno mantenuto le attese, deludendo una piazza che era tornata ad assaporare i grandi traguardi. Dopo l’esonero di Mangia, l’arrivo di Davide Nicola non sembra aver ancora sortito gli effetti sperati.
A dir poco infuocate le situazioni di Latina e Catania: ad accomunare le due compagini il cambio di ben due allenatori. In casa dei laziali, dopo l’esonero di Beretta, l’arrivo – ritorno di Breda non ha riportato l’entusiasmo vissuto la passata stagione, portando così alla promozione di Mark Iuliano dalla primavera alla prima squadra.
Gli etnei, invece, dopo aver esonerato dopo sole tre giornate Pellegrino, si erano affidati a Giuseppe Sannino. Tuttavia, l’arrivo dell’ex tecnico di Palermo e Varese, nonostante qualche buona prestazione, non ha scosso un gruppo ancora segnato dalla cocente retrocessione. E così, ad occupare la panchina siciliana sarà Dario Marcolin, già rossoblu nella stagione 2009 – 2010 come vice di Mihajlovic.
Così come a saltare è stata la panchina di Iaconi del Brescia. Al suo posto, il tecnico croato della primavera Javorcic che dovrà lottare non solo per la salvezza ma anche con una situazione societaria a dir poco confusa.
Chi non si è confermato ai livelli dello scorso anno è il Crotone di Massimo Drago che, assieme a Virtus Entella, Cittadella e Varese, dovrà lottare sino all’ultima giornata per mantenere la cadetteria.
Appuntamento dunque al sedici gennaio, quando finalmente, l’infinita lotteria del campionato di serie B riprenderà il proprio cammino sino a giugno inoltrato.
Nel frattempo, non sorprendetevi troppo se quello descritto sinora verrà completamente smentito nel girone di ritorno. Il bello della B è anche, e soprattutto, questo.