[ot-caption title=”Il faro nella coreografia della Curva Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/03/Coreografia-Ferrovia.jpg”]
Potrebbe non essere una vittoria come tutte le altre, quella ottenuta in maniera entusiasmante contro un Livorno che quasi per tutto l’anno, è stato (e ancora lo è), superiore in termini di classifica.
Una vittoria nettissima, brillante, spavalda, raggiunta contro un avversario di spessore che possiede un organico tra i migliori della cadetteria.
La prova di forza esibita venerdì sera è di quelle da far tremare le mura non solo del Picco ma di un intero condominio play-off che oggi guarda allo Spezia come un avversario sempre più di rilievo, in ascesa e in grande forma fisica e atletica.
Una vittoria netta in campo e sugli spalti, squadra e pubblico che si sono vicendevolmente trascinati proprio come avveniva nei momenti migliori.
Ma è un refrain, questo, che sembra positivamente riguardare le ultime settimane con una costanza che, specie fra le mura amiche, fa ben sperare.
E’ innegabile però la sensazione di aver vissuto come un tuffo nel passato, come se di colpo ci fossimo trovati a rivivere i momenti migliori di quei derby di serie C che contavano cosi tanto in termini di prestigio, di ambiente e di classifica.
Tempi in cui il Picco, esattamente come l’altra sera, ribolliva di passione dentro pomeriggi e notturne che hanno segnato per sempre le nostre memorie.
Sul piano del gioco, è stato uno Spezia propositivo e alla ricerca costante della palla a terra proprio come avvenuto quasi sempre in questo campionato nelle partite interne.
Non è stata, quindi, un’eccezione rispetto a tante altre ottime prestazioni; semplicemente, a differenza di altre partite, non si sono verificati episodi sfavorevoli e tutto è girato per il meglio, ogni reparto era in simbiosi e senza dubbio c’è stata più attenzione, più concretezza.
Ma mai lo Spezia è mancato sul piano del gioco, seppur in giornate più o meno brillanti.
Evidentemente la crescita esponenziale di alcuni singoli di talento, unita al recupero di alcuni giocatori “chiave” a livello tattico e al crescente amalgama dei nuovi arrivati col resto del gruppo, stanno facendo la differenza in positivo rispetto al periodo di appannamento da poco vissuto.
Da tempo vi è la ferma convinzione che a questa squadra manchi poco per compiere il salto di qualità, quella giusta miccia che ne faccia esplodere il talento e la reale forza.
Fra qualche giorno scopriremo se la giusta miccia è stata accesa l’altro ieri sera.
Ora sembra davvero esserci tutto per arrivare a quel filotto di vittorie che manca per prendere l’ascensore e salire qualche piano più su.
Ma una vittoria importante questo gruppo e questo allenatore l’hanno già raggiunta, indipendentemente dagli esiti finali di questo campionato imprevedibile.
La conquista del cuore della gente.