[row][double_paragraph][vfv id=”65″]Latina (4-3-3) – All. Iuliano[/double_paragraph][double_paragraph][vfv id=”66″]Spezia (4-2-3-1) – All. Bjelica[/double_paragraph][/row]
Al Francioni va in scena Latina-Spezia, una sfida ancor più interessante di ciò che possa dire la classifica, per il momento di gran forma di entrambe le formazioni, seppur distanziate di nove punti tra di loro.
Basta guardare la media punti dei laziali da quanto alla guida tecnica è subentrato Mark Iuliano, una media quasi da promozione, con 1,7 punti a partita, inferiore solo a quella di Pasquale Marino a Vicenza, prossima ai due punti a match.
E se è pur vero che il Carpi è riuscito a fare bottino pieno nell’ultima uscita del Latina nello Stadio amico, lo ha fatto con il catenaccio ed un contropiede, mentre, solo sette giorni fa, i pontini si imponevano a Brescia per due a uno.
Iuliano ha sposato da subito il 4-3-3, ridando gioco e voglia ad un gruppo che stava imboccando con Breda, una china pericolosa, ed ora è fuori dalla zona rossa, anche se i play-off sono ancora distanti.
Multinazionale come lo Spezia, i nerazzurri dovrebbero schierare domani una formazione composta da 6 stranieri e 5 italiani, esattamente come gli aquilotti, se giocherà Nenè.
Ai pontini mancherà Crimi per squalifica, mentre ai bianchi mancherà Datkovic per lo stesso motivo e Canadjija per infortunio, stessa sorte per Figliomeni in casa Latina.
Iuliano schiera un 4-3-3 piuttosto offensivo ma equilibrato e, seppur resti la squadra che segna di meno tra tutte, è anche difficile fargli gol, specie ultimamente.
Sono 13 invece i pareggi della compagine di Iuliano, 8 dei quali in campo esterno, come all’andata al Picco, mentre in casa sono 6 le vittorie, 5 i pareggi e 4 le sconfitte.
Non dovrebbe cambiare molto il tecnico pontino per la sfida con gli aquilotti, al posto di Crimi si giocano una maglia Valiani e Olivera, mentre dovrebbe essere confermato il francese Ammari.
Dal canto suo Mister Bjelica dovrebbe imitare il collega, modificando solo la linea difensiva, con il rientro di Piccolo al posto di Datkovic ed il possibile ritorno di Nenè al posto di Giannetti.
Altra soluzione potrebbe essere anche quella del ritorno di De Col sulla fascia destra, ma il tecnico non si è sbilanciato in proposito.
L’allenatore spezzino ha accettato di buon grado la richiesta della squadra di raggiungere il ritiro laziale con un giorno di anticipo, portando via tutto il gruppo di giocatori a disposizione, ben 26.
Il riflesso positivo della netta vittoria sul Livorno, rende l’attesa della tifoseria molto alta per questa gara che potrebbe lanciare la squadra di Bjelica verso posizioni ancor migliori in classifica.
L’importante è che la squadra mantenga l’equilibrio mostrato nell’ultima partita, con il sacrificio di tutti si può andare veramente lontano.
Sulla carta ci attende un match equilibrato e probabilmente giocato a viso aperto da entrambe le squadre, ma non certo una gara facile per le ambizioni spezzine.