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Prima l’inferno, ora lo spettro del Paradiso: positive o negative che siano, di certo, non mancano le emozioni in quel di Pescara.
Relegata nei bassifondi della classifica e contestatissima dal pubblico amico, la squadra di Baroni, più volte a rischio esonero, dopo l’avvio shock, ha scoperto nel 2015 una nuova giovinezza e anche un nuovo campionato: grazie agli ultimi risultati, difatti, i bianco – azzurri sono saliti al settimo posto, in piena zona play off.
Dopo 32 giornate, sono 47 i punti conquistati, frutto di 12 vittorie, 11 pareggi e 9 sconfitte.
Gli abruzzesi negli ultimi 5 incontri hanno ottenuto 3 successi e due pareggi, entrambi ottenuti in casa.
Un dato non trascurabile, quest’ultimo, che rende il Pescara, con soli 22 punti all’attivo, una delle peggiori squadre dal punto di vista del rendimento interno, dopo Cittadella, Brescia e Ternana.
Le gioie arrivano, invece, in trasferta, dove i delfini hanno sin qui ottenuto punti pesanti.
Sostanziali differenze vi sono anche nei reparti di gioco: se da un lato, infatti, i ragazzi di Baroni hanno il miglior attacco del torneo grazie alle 53 reti messe a segno, dall’altro, la difesa, con 41 gol subiti, è tra le peggiori del campionato.
Variabile è anche il modulo utilizzato, con il tecnico fiorentino che ha più volte schierato la propria formazione con il 4-3-3, ma anche con il 4-4-2 e il 3-5-2.
Una rosa che annovera al proprio interno un buon mix di giovani e giocatori esperti: su tutti, un ritrovato Sansovini, autore di sei reti in sole sette presenze. Ma anche Melchiorri, sin qui a segno 11 volte, gli ex Juve e Roma Pasquato e Pettinari e l’islandese Bjarnason. Senza contare, tra i pali, l’eterna promessa Fiorillo.
Insomma, le armi per la battaglia finale sembrano essere a disposizione del club abruzzese. Altalena permettendo.