Il commento – La piaga degli arbitri non da pace, per fortuna abbiamo una squadra con gli attributi

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[ot-caption title=”La squadra applaudita a fine gara con il Pescara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/03/Esultanza-a-fine-gara1.jpg”]

Da quando è iniziato il campionato, due sono stati gli aspetti da considerare, purtroppo, con troppa frequenza.

Da una parte, le prestazioni della squadra in campo e le conseguenti note positive e negative, dall’altra parte, l’operato di arbitri troppo spesso protagonisti e condizionanti, quasi mai a nostro favore.

Ma tutto questo è un eufemismo, perché direzioni di gara come quelle di ieri fanno quasi arrossire i paragoni con altri nefasti arbitraggi del recente passato.

Episodi grandi e piccoli che hanno inevitabilmente fatto svoltare la gara verso “una” direzione chiara, episodi da rigore totalmente ignorati a più riprese, una gestione dei cartellini a dir poco imbarazzante e a senso unico, e più in generale un atteggiamento supponente come già mostrato dal diretto interessato in passato, in questo stadio.

Chiunque ieri si trovasse in tribuna a giudicare l’operato di Candussio, che si trattasse di un giornalista o di un addetto dell’AIA o della Figc, non poteva non constatare le tante, troppe, decisioni sbagliate.

La società ha preso una linea ben chiara, non sappiamo quanto questo possa essere positivo, dopo una partita cosi largamente condizionata, ma quella probabilmente resterà sino alla fine.

Tanto più che non si tratta, in questa stagione, di un singolo episodio sfavorevole, anzi…

Vogliamo credere, poi, che le parole post gara di mister Bjelica, il quale parla di “una buona direzione di gara e di un criterio di decisioni univoco“, siano dettate dall’ironia e dall’impossibilità di andare “contro“, visti i precedenti.

Sarebbe però ingiusto porgere il mirino e l’attenzione solo sul disastro di Candussio.

Nel bel mezzo c’è stata una dimostrazione maiuscola di forza da parte dei ragazzi di mister Bjelica, sia nella prima frazione, quando per buona parte del tempo il pallino e le occasioni da gol sono state saldamente in mano aquilotta, sia nella ripresa, giocata totalmente in inferiorità numerica contro un avversario non certo di secondo piano.

Ricordiamo anche questo dettaglio.

Riuscire, contro tutto e tutti, a raddrizzare una partita del genere è un segno tangibile di forza e di prepotenza atletica, di camaleontica variabilità tattica, di mentalità e di coraggio, contro un’ingiustizia di fondo che si respirava a pieni polmoni in campo e fuori.

Sarebbe stato pesante uscire con una sconfitta e con una posizione sicura in meno in classifica.

Qualunque squadra normale probabilmente avrebbe abdicato, ieri pomeriggio.

Lo Spezia attuale, però, non è una squadra normale ma una squadra con sempre più risorse e ogni settimana che passa sempre più convinta dei propri mezzi.

Sarà, ne siamo convinti, la vera mina vagante dei play-off, il classico avversario “da evitare“, in qualunque posizione noi dovessimo arrivarci.

Nel frattempo, chi viene al Picco si gode lo Spezia migliore, più forte, più talentuoso e più divertente, almeno degli ultimi 15 anni. E ci teniamo stretti…

Ma soprattutto teniamoci stretta questa squadra, le sue qualità morali e caratteriali, il suo cuore, non potrà che regalarci grandi soddisfazioni.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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