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Materia strana il calcio. Impossibile studiarla, difficile comprenderla sino in fondo.
Come una ruota che gira, prima in un verso e poi nell’altro: la direzione sarà sempre imprevedibile. Se poi il bivio intrapreso sarà quello che conduce al campionato cadetto, allora mettetevi comodi e aspettatevi ogni genere di sorpresa.
A cominciare dal prossimo avversario dello Spezia, ovvero quel Vicenza che sino a 12 mesi fa navigava,nel ricordo malinconico di un passato glorioso, a bordo di una zattera chiamata Lega Pro.
La dea bendata, o chicchessia, però, ha riservato una seconda chance a colei che nella stagione ’97 – ’98, dopo aver alzato al cielo la Coppa Italia, veniva sconfitta solo in Semifinale dell’ormai defunta Coppa delle Coppe dal Chelsea di Vialli e Di Matteo.
Un mese per il mercato e un obiettivo salvezza dal sapore utopico. E invece, a distanza di otto mesi, non senza difficoltà e con la testa di Lopez sacrificata sull’altare degli allenatori, il sogno di ritornare nell’olimpo dei grandi è diventato realtà.
Complice un girone di ritorno da prima della classe, i ragazzi di Marino stanno infatti conducendo una cavalcata a dir poco straordinaria: rapidità, freschezza mentale e sano divertimento i segreti di una formazione che, nonostante, un lievissimo calo negli ultimi due incontri, si trova a quattro passi dalla promozione diretta.
Nello specifico, 17 sono le partite vinte, 12 quelle pareggiate e 10 quelle perse.
E a proposito di stranezze, l’offensivo 4-3-3 mariniano non tragga in inganno: analizzando, difatti, i numeri dei reparti di gioco notiamo come i veneti abbiano messo a segno un numero non troppo alto di reti, 41, a fronte, invece, di una difesa che con 35 gol subiti è tra le meno perforate del torneo.
Di certo, nonostante l’attacco rappresenti una piccolissima pecca dei veneti, non si può però sottovalutare il nome di bomber Andrea Cocco, andato a segno in 17 occasioni.
Per il resto, i bianco – rossi dovranno fare a meno degli squalificati Manfredini e Sampirisi, squalificati, e dell’infortunato D’Elia. In dubbio anche Brighenti. Insomma, Marino dovrà mettere mano a tutto il reparto difensivo.
Occhio, invece, all’ex Di Gennaro, che a Spezia ha lasciato ricordi in chiaro scuro.
Ormai dichiarato l’obiettivo stagionale: fare di tutto per tornare in serie A. Lo Spezia è avvertito.