[ot-caption title=”Si festeggia nella gara con il Brescia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Tutti-qui-si-festeggia.jpg”]
Non avrà il sapore di un appuntamento con la storia, ma poco ci manca.
Probabilmente mai, a parte i tragici anni della guerra, lo Spezia Calcio si è trovato a giocarsi cosi tanto in una partita come quella di domani, contro il Vicenza, che potrebbe significare quarto posto a due settimane dal termine del campionato. In serie B.
Mancherà tra le fila degli aquilotti un grimaldello fondamentale del centrocampo, quel Brezovec che da circa due mesi è tornato su standard qualitativi e quantitativi impressionanti.
Brezovec che, assieme a Juande, sta formando una diga di centrocampo quanto mai preziosa nelle ultime settimane, proprio in seguito al lancio definitivo del 4-2-3-1.
Ecco perché, in settimana, il tema di discussione dominante tra i tifosi ha riguardato proprio la sostituzione del centrocampista ex Rjeka.
C’è grande curiosità nello scoprire come il mister schiererà e muoverà le pedine in quella porzione di campo tanto importante, tanto più in una partita assai delicata come questa.
Diverse sono le opzioni sulla sua lavagna tattica. La prima prevede la sostituzione secca di Brezovec con uno tra Canadjia o Gagliardini, con conseguente mantenimento del modulo di gioco ultimamente di maggior successo, ovvero il 4-2-3-1.
Interpreti, entrambi, che non hanno lo stesso spessore fisico, atletico e tecnico del croato, ma che possono benissimo ricoprirne ruolo e compiti.
Questa sembra la soluzione che il mister ha deciso di utilizzare, anche basandoci sulle dichiarazioni odierne.
Un’altra opzione, anche da attuarsi a gara in corso, può prevede un piccolo rinfoltimento del centrocampo in ottica 4-3-3 con presumibile esclusione di una prima punta di ruolo, e allo stesso tempo due giocatori da affiancare in mediana a Juande; in tal caso, il peso offensivo ricadrebbe su Situm, Catellani e uno tra Kvrzic, Stevanovic e il rientrante De Las Cuevas, tutti e tre liberi di non dare punti di riferimento in avanti e con le spalle leggermente più coperte dai due mediani aggiunti.
Un modulo che potrebbe garantire maggiore equilibrio di partenza in una partita nella quale sarà necessario, contro avversari molto tecnici, prendere le redini del gioco in mano e sbagliare il meno possibile.
Al di là di moduli e uomini, conterà l’atteggiamento, conterà la mentalità, conterà la corsa e la sostanza.
Conterà la fame di vittoria unita ad un sano senso di equilibrio.
Conterà evitare errori banali e gratuiti. Conterà la concentrazione. E conteremo noi, intesi come pubblico.
Si va infatti verso un tutto esaurito nel cuore del tifo bianco, e questo sarà un fattore da far pesare.
Ma occorrerà serenità oltre che grinta, sia in campo che sugli spalti, come nei migliori momenti in cui si è avvertito il tutt’uno profondo tra squadra e tifoseria.
Sappiamo quello che questa squadra può dare e, cosa importantissima, sappiamo già che chiunque giocherà, darà tutto.
E’ la scuola Bjelica, è ciò che noi abbiamo sempre desiderato.
Il resto, verrà domani.
