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Tornato disponibile per mister Bjelica dopo l’infortunio alla spalla di gennaio, Filippo De Col ha collezionato dal suo rientro cinque presenze da titolare con la maglia bianca. Nell’ultima trasferta di Lanciano ha fornito l’assist a Mario Situm per la rete dell’uno a zero: da ex sul campo del “Biondi“, sono arrivati applausi per lui che lo scorso anno tra i frentani ha giocato 35 partite.
“E’ stata una vittoria importantissima, perché ci tenevamo molto a fare bene contro una squadra comunque ostica, nonostante la tranquillità derivata dalla salvezza già ottenuta” – ha esordito De Col – “La cosa a cui puntavamo era migliorare il risultato dello scorso anno e ci siamo riusciti. Ora ci aspetta l’ultimo scoglio, il Bari, che sicuramente verrà a “Picco” con la mente libera: noi non dobbiamo mollare perché in questa serie B tutto può succedere“.
La vittoria di sabato scorso è stata importante anche perché la squadra ha dimostrato molta solidità : “Abbiamo dimostrato di avere un grande equilibrio in campo: sapevamo che loro avrebbero lasciato qualche spazio e noi siamo stati molto bravi ad approfittarne riuscendo a segnare il primo gol e a chiudere il match sul finale di partita“.
“Io sono sempre a disposizione e cerco di mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte” – ha continuato De Col – “La cosa più importante comunque è il bene della squadra, visto che siamo in un’ottima posizione di classifica“.
Pensi che lo Spezia debba rimpiangere i punti persi in questo campionato? “In un campionato così lungo tutto si compensa: i punti persi si vanno a pareggiare con le partite recuperate nel finale, come ad esempio quella in casa contro il Latina. Vedendo la classifica, siamo una delle squadre che ha perso meno punti e proprio per questo ci meritiamo di essere dove siamo“.
Dopo la promozione di due “provinciali” in serie A, c’è ancora spazio per lo Spezia? “Carpi e Frosinone hanno fatto un campionato straordinario: io penso che i play-off siano una lotteria e quindi tutti hanno le solite possibilità di raggiungere la promozione. Certamente conteranno molto condizione fisica e psicologica e noi siamo moto in forma sotto entrambi i punti di vista“.
Da quando questa squadra ha raggiunto la consapevolezza di meritare le zone alte della classifica? “Io mi ricordo il pareggio nell’amichevole contro l’Atalanta e da lì secondo me si era già capito il nostro valore. Poi la squadra è cresciuta gara dopo gara e siamo arrivati a questo punto“.
In prospettiva pensi che si sia creato un gruppo vincente in questa stagione? “Intanto bisogna lavorare per quest’anno: siamo la seconda squadra più giovane del torneo dopo la Ternana. Si dice che i giovani sbagliano molto, ma noi, nonostante le nostra età media così bassa, siamo riusciti ad essere lassù in classifica. Penso che questa sia un’ottima base per il futuro“.
Quanto c’è di mister Bjelica in questa squadra? “C’è tanto del mister: siamo una squadra quadrata che vuole fare gioco; in ogni allenamento il nostro allenatore ci carica al massimo mettendoci in competizione e facendoci divertire, cosa molto importante per tutti. Ovviamente chi gioca di meno non può essere contento, ma tutti cerchiamo di mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Siamo in una fase in cui non si deve tralasciare niente: dobbiamo rimanere uniti, credere in noi stessi e combattere per il nostro obiettivo“.