[ot-caption title=”Nenad Bjelica saluta la Ferrovia a fine gara – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Bjelica-saluta-la-Curva.jpg”]
Con la vittoria conquistata contro il Bari, lo Spezia di Nenad Bjelica batte il record di punti nella serie cadetta dello scorso anno e si classifica al quinto posto: martedì allo stadio “Alberto Picco” arriverà l’ottava classificata, ovvero l’Avellino di Massimo Rastelli.
Una partita inizialmente complicata per lo Spezia, che poi è riuscito a sbloccarla e a portare a casa i tre punti: “Abbiamo avuto qualche problema all’inizio della partita” – ha esordito mister Bjelica – “Ma dopo siamo riusciti a sistemare le cose. Nella ripresa siamo riusciti a segnare e questa vittoria ci fa guardare avanti con ottimismo. Siamo arrivati alla fine del campionato con 67 punti e dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato“.
Molti cambi rispetto alla formazione tipo delle ultime gare: “Si, ci sono tante ragioni per questo turnover: in difesa sicuramente Datkovic non ce la farà per i play-off, quindi ho voluto far giocare Valentini per fargli mettere minuti nelle gambe. Anche Migliore era un po’ stanco, quindi ho preferito schierare Milos e De Col. Poi a centrocampo Stevanovic meritava di giocare per quello che ha fatto in settimana e anche De Las Cuevas era giusto che partisse titolare. Non ho voluto rischiare Juande, quindi ha giocato Canadjija. Poi davanti ho preferito non schierare Situm che era diffidato e dare spazio a Gianetti e Nenè“.
“Il Bari è una squadra molto forte: hanno giocatori importanti per la categoria” – ha continuato Bjelica – “Forse il pareggio sarebbe stato più giusto per le occasioni avute: loro hanno giocato senza pressione e questo è più facile, ma alla fine abbiamo vinto noi e ne siamo felici“.
Nella gara di martedì al “Picco” arriverà l’Avellino: “Dobbiamo guardare solamente a noi: l’Avellino è una squadra più esperta di noi, ma noi siamo ottimisti. Ora è il momento di riposare e concentrarsi solo sulla prossima partita, cercando di pensare il più possibile alle nostre forze“.