[ot-caption title=”Il Patron Gabriele Volpi, sempre più presente ed ambizioso – Foto SpeziaCalcioNews” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Volpi-alla-festa-del-Bragazzi.jpg”]
Dalla festa degli Ultras a Ceparana e quella del Club Bragazzi, alla storica festa promozione della Fezzanese dopo la conquista della serie D.
Sono solo alcuni degli appuntamenti che hanno avuto un unico comune denominatore importante, ossia la presenza del Patron Gabriele Volpi.
In questa piazza che spesso impreca e ancor di più mugugna, si è fatto presto a notare e a dare per scontato un distacco o un allontanamento del Presidente onorario che, nell’ultimo anno, ha diminuito le sue presenze in città e allo Stadio ma per motivi ben precisi di lavoro e di location, come più volte da lui sottolineato.
Un presunto allontanamento che però, agli occhi dei più critici, avrebbe fatto il paio con la riduzione del budget ed una gestione altresì più oculata voluta da Damir Miskovic a partire dalla scorsa estate. Tutto questo è stato letto da molti come un “disimpegno”, non mancavano certo i più pessimisti insieme a coloro che, semplicemente e in buona fede, avevano paura di veder profilarsi all’orizzonte un totale ridimensionamento rispetto alla voglia di vincere e alle spese un po’ “pazze” della prima era Volpi.
Di contro, la presenza forte e costante del Patron in questi ultimi mesi è andata di pari passo con il bel finale di stagione delle aquile sul campo.
Una presenza importante per allontanare voci e sospetti di fughe e fondamentale per far sentire questo popolo ancor più coccolato e voglioso di grandi risultati.
C’è grande differenza tra “disimpegno” e gestione più “oculata” delle spese, a questo proposito la gestione Miskovic è l’esempio lampante di quanta buona carne al fuoco può esserci, di grande qualità, pur non sperperando soldi nei soliti punti vendita che hanno “nome”, si, ma non per questo sono necessariamente i migliori del settore.
I risultati della giovanile, le prestazioni della prima squadra, la valorizzazione delle risorse interne (dai giocatori in rosa e lo staff tecnico fino ad arrivare al settore dirigenziale), parlano in concreto di un innalzamento dell’asticella qualitativa rispetto agli ultimi due anni.
In ultimo, la presenza più costante e le parole al miele di Gabriele Volpi rilanciano ambizioni importantissime per questa città che ha vissuto per mezzo secolo di un calcio “inferiore” e che adesso passeggia a testa alta nel calcio che conta, strizzando con sempre maggiore disinvoltura l’occhio ad una categoria superiore oltre alla quale non c’è paradiso, perché è essa stessa il paradiso.
Intanto, da Carrara a Pisa non se la passano bene ed il rischio di chiudere baracca e burattini o di restare nell’anonimato del calcio di Lega Pro, è concretissimo.
Come loro, molte altre società in Italia, a partire dal doloroso fallimento odierno del Parma.
Noi ci siamo già passati e conosciamo perfettamente quello che si prova. Anche per questo, godiamoci un’altra estate a cuor leggero di nomi altisonanti o di perfetti sconosciuti (per noi) che potrebbero ripercorrere le orme di Situm o Juande, arrivati tra lo scetticismo generale e in grado di far spellare, in poco tempo, le mani ad uno stadio intero.
Godiamoci siti e pagine di giornali nazionali che parleranno ancora di noi, relegandoci ancora una volta ad un ruolo di sicuri protagonisti.
Godiamoci questa crescita costante, godiamoci questo Spezia a 360 gradi.