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Al sesto giorno di ritiro in Val Gardena, sotto il sole che riscalda il campo del Centro Sportivo “Mulin da Coi”, lo Spezia è pronto ad iniziare la seduta mattutina. Come di consueto, prima dell’inizio dell’allenamento, tocca ad un giocatore aquilotto afre il bilancio di queste prime giornate e parlare delle proprie aspettative per la prossima stagione. Oggi è la volta di Patrick Ciurria: il giovane attaccante bianco, dopo la sfortunata stagione disputata lo scorso anno, si sta preparando con i compagni ad affrontare un nuovo campionato.
Quali sono le tue impressioni dopo queste primi giorni di ritiro? “Ho avuto delle impressioni molto positive anche perché il gruppo più o meno è il solito dello scorso anno; conosciamo il mister e sappiamo che lavora quasi sempre con la palla: noi ci divertiamo molto e in più è un metodo che ci aiuta a migliorare tatticamente e fisicamente“.
La scorsa stagione è stata molto sfortunata per te a causa dell’infortunio: “L’anno scorso è stato un campionato da dimenticare per me a causa dell’infortunio, che mi ha costretto a stare fuori quasi tutto l’anno. Adesso voglio lasciarmi tutto alle spalle e voglio tornare più forte di prima. Per questa stagione metterò in campo tutta la mia voglia e spero di fare bene“.
Il tipo di gioco di mister Bjelica favorisce giocatori come te, brevilinei e forti nell’uno contro uno: “Mi piace molto il tipo di gioco del mister in cui gli esterni sono molto importanti: quando abbiamo la palla ci vuole molto larghi, invece quando il gioco è in mano agli avversari, chiede il campo ristretto per evitare le imbucate“.
Questo è un gruppo molto compatto, siete tutti molto uniti: ma c’è qualcuno che ti è più vicino tra i ragazzi con più esperienza? “Tutti ragazzi sono fantastici, se devo parlare di un giocatore che mi è più vicino, devo dire Catellani: lui per me è come un fratello maggiore, quando c’è da aiutarmi mi aiuta, quando mi deve “tirare le orecchie” lo fa e quando c’è da difendermi è sempre presente“.
Come hai passato quest’anno, non solo a livello fisico, ma anche mentalmente? “E’ stato un anno importante per riflettere, vedendo i miei compagni anche da fuori: purtroppo nel calcio possono accadere gli infortuni anche questo; certo, mi è dispiaciuto molto perché ero partito benissimo la scorsa stagione, però bisogna lavorare e io sono pronto a dare il massimo per riscattarmi“.
In rosa con te ci sono compagni bravi tecnicamente da cui puoi imparare molto: “Si, ho compagni che hanno avuto esperienze importanti, ma oltre a questo sono dei ragazzi d’oro, dai quali si può imparare molto anche a livello umano“.
Ti senti più a tuo agio come esterno nel 4-2-4 o 4-3-3? “Per come gioca il mister, la differenza è poca, lui vuole degli esterni che spingono molto; comunque io mi sento più un esterno di centrocampo a destra: piede invertito con il quale rientro e faccio il mio gioco“.
Ti aspetti di avere spazio in questa stagione? “Ho ancora due anni di contratto qui e penso solo di allenarmi e fare bene: mi metterò a completa disposizione del mister e dei miei compagni, poi e scelte spettano al tecnico“.