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Fresco di rinnovo di contratto fino al 2018, come il compagno di squadra Andrea Catellani, anche Francesco Migliore è intervenuto questo pomeriggio nella sala polifunzionale del C.S. “Bruno Ferdeghini” per commentare il “nuovo” legame con la società di Via Melara e per analizzare le aspettative per il prossimo campionato cadetto ormai alle porte. Il terzino sinistro si prepara ad affrontare la terza stagione con la maglia bianca, mosso dalla solita voglia di fare e con la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi importanti.
Il rinnovo era nell’aria ed è arrivato: “Era la mia volontà, come quella della società: devo ringraziare tutti per la fiducia che mi stanno dando. Questo prolungamento del contratto è la dimostrazione di quanto sia importante il lato umano, oltre a quello calcistico. Sono consapevole di far parte di una società modello e questo mi rende molto orgoglioso della mia scelta“.
Forse la scorsa stagione è stata la tua migliore in maglia bianca, cosa ne pensi? “E’ stata un’ottima stagione per tutti, per la squadra e quindi anche per me: quando valuto una stagione lo faccio sempre guardando alle prestazioni del gruppo, non del singolo. Il mio primo anno qui è stato un buon anno, certo, ma la scorsa stagione mi sono migliorato nella fase difensiva e questo mi ha reso certamente un giocatore più completo e mi ha permesso di fare prestazioni migliori“.
“Devo molto allo Spezia” – ha proseguito Migliore – “Mi ha fatto crescere molto, sia dal punto di vista calcistico, che da quello umano. Mi sento un po’ in debito con la società e spero di riuscire a dare ancora molto a questa squadra e sono sicuro che insieme raggiungeremo traguardi importanti“.
Ad inizio estate il tuo nome era stato tra i possibili partenti per il Rijeka, quali sono state le dinamiche di questa trattativa? “Ci avevo fatto un pensiero, devo essere sincero: alla fine la società ligure e il Rijeka sono quasi la stessa cosa; però la mia prima scelta era quella di rinnovare con lo Spezia e ho fatto presente questo a Miskovic. Sono molto felice che alla fine le cose sono andate come mi auguravo e sono riuscito a rimanere qui“.
Ieri i sorteggi del calendario: un esordio di campionato non facile con la trasferta a Bari: “La squadra è tranquilla, non vediamo l’ora di iniziare e non siamo spaventati Ada questa prima giornata; anche lo scorso anno con le squadre più forti abbiamo sempre fatto ottime prestazioni, quindi devo dire che sono contento di affrontare il Bari: sicuramente dimostreremo il nostro valore sin dall’inizio contro un’avversaria difficile da affrontare“.
Ci potrebbe essere un futuro, dopo la tua esperienza da calciatore, nello Spezia? “Perché no, potrebbe essere; io qui mi sento a casa e sono felice di avere rinnovato: sono molto ambizioso e come me anche la società; in futuro ci potrebbe stare una mia continuazione con lo Spezia, mai dire mai“.
Felice Piccolo fino a ieri sembrava in partenza per la Turchia, mentre oggi è tornato ad allenarsi con il gruppo: come è stata vissuta questa situazione dallo spogliatoio? “Noi siamo stati solo contenti di rivederlo: Felice è un giocatore importante per la squadra, in campo, ma anche fuori. Non so quali siano le dinamiche che ci sono state in questi giorni, ma posso dire che siamo stati tutti contenti di ritrovarlo questa mattina nello spogliatoio“.
Quest’anno sulla tua fascia ci sarà un giovane interessante, quali consigli gli hai dato e cosa pensi di lui? “Tamas è un ottimo giocatore, ha grande corsa e grande voglia di fare: la cosa che cerco di trasmettere non solo a lui, ma a tutti i ragazzi giovani presenti in rosa, è la costanza nel lavoro: bisogna impegnarsi al massimo negli allenamenti quotidiani, per me questa è la cosa più importante per riuscire a fare una carriera duratura e a raggiungere obiettivi importanti“.
Sulla fascia sinistra lo Spezia è inarrestabile: la catena Migliore-Situm funziona alla perfezione ed è molto difficile per gli avversari riuscire a fermarvi: “Si è vero, possiamo essere molto efficaci e pericolosi, ma ci divertiamo anche molto: per me è facile giocare con Mario e ne sono davvero felice. Io cerco di portare la mia esperenza, poi lui ci mette il talento e la brillantezza: quando parte palla al piede è davvero difficile riuscire a fermarlo“.
