[ot-caption title=”Lo Spezia stecca la prima – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/05/Catellani-dopo-il-rigore-sbagliato.jpg”]
La prima cosa che tutti noi dovremmo fare, sono i complimenti a Davide Nicola e al suo Bari.
Prima ancora di analizzare tutto nel dettaglio e di dare colpe a destra ed a manca.
Rimanere in inferiorità numerica per tutto un tempo al cospetto di una squadra come lo Spezia che fa del palleggio e del fraseggio corto la sua forza, dopo aver subìto una rimonta da 2-0 a 2-3, e riuscire ciò nonostante a ribaltare il risultato senza rubare nulla, è segno di grande squadra.
Gli ultimi giorni di mercato hanno visto i galletti rinforzarsi con elementi di grande quantità e di qualità, e se le carte son quaranta, saranno sicuramente tra gli assoluti protagonisti fino in fondo di questo campionato.
Ecco perché suona come un enorme peccato quel secondo tempo dello Spezia che non ha dato seguito ad un primo tempo che, sul piano della manovra, ha visto in campo un undici meraviglioso e padrone del campo per buoni tratti.
Uno primo tempo ribaltato dopo due clamorosi errori difensivi, con i ragazzi di Bjelica che hanno fatto la partita fin dal primo minuto, segno di grande personalità.
Il secondo tempo sa di inspiegabile. La superiorità numerica, il vantaggio raggiunto immediatamente da calcio da fermo, un Bari che pareva a quel punto tramortito. Tutto questo non è bastato!
E’ a centrocampo e sugli esterni che i bianchi hanno perso di mano la partita, è li che non si è riusciti più a far gioco, subendo il ritorno “caratteriale” della squadra di Nicola che ha gettato tutto sul campo.
Gli errori singoli hanno poi fatto il resto, agevolando una rimonta incredibile dei biancorossi e regalando una gioia insperata ai tifosi presenti in buon numero al San Nicola.
Sarebbero stati tre punti di grande importanza “strategica” e morale, sembrava quasi cosa fatta.
Mister Bjelica in settimana dovrà svolgere una prima, buona lezione da psicologo e dovrà certamente riflettere sui motivi per i quali la sua squadra, nella zona nevralgica del campo, si è spaventosamente ed improvvisamente resa piccolissima negli ultimi 35 minuti di gioco.
Quando tutti, dal campo alla panchina, forse si poteva fare qualcosa di più e di diverso.
Ma ripetiamo, i meriti del Bari non vanno assolutamente sottovalutati e messi in secondo piano.
Lo schiaffo preso è di quelli che fan male, ma per fortuna è settembre e le docce gelate non devono lasciare poi cosi tanti segni sulla pelle.
La prima giornata di campionato, per lo Spezia, sarà domenica prossima, in casa, contro la Pro Vercelli.
Si cercherà di partire col piede giusto, con un Terzi in più in difesa e la voglia di dimenticare in fretta Bari.
Un’occasione enorme gettata al vento…