[ot-caption title=”Mister Pierpaolo Bisoli” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/09/Mister-Bisoli.jpg”]
Il pareggio casalingo con il Crotone di sabato scorso, ha lasciato diversi strascichi polemici in casa umbra, con la squadra di casa incapace di segnare il gol vittoria, nonostante il vantaggio numerico per un’ora di gioco.
Quest’oggi prima della partenza per la Liguria, mister Pierpaolo Bisoli ha presentato la gara di domani in conferenza stampa: “A Spezia dobbiamo ripartire dal primo tempo contro il Crotone, da lì dobbiamo risalire la montagna che ci attende. Ho visto un passo in avanti sul piano dell’intensità, del gioco e nella capacità di preparare una partita”.
Domani sera impegno difficile con lo Spezia di Bjelica: “Cercherò di ruotare tutti, anche i più giovani, nell’allenamento di domani dovrò valutare 2 o 3 situazioni in sospeso per Salifu, Ardemagni e Spinazzola. Ma devo dire che la buona parte di quelli che hanno giocato sabato hanno recuperato sia sul piano mentale che su quello fisico”.
Ha fiducia Bisoli di quello che sarà il futuro prossimo: “Sono convinto che abbiamo imboccato la strada giusta, anche se ho sempre detto che ci vogliono 4 o 5 mesi per creare qualcosa di solido. Abbiamo tanti giovani, Drolé ha già debuttato in B e sono convinto che se sabato si fosse portato verso l’esterno invece che verso l’interno a quest’ora sarebbe l’eroe di Perugia, Parigini è un giocatore che è già partito titolare, è un ’96 ma può ancora migliorare, mentre di Zebli abbiamo già parlato, mi piace e avrà le sue chance”.
A livello fisico chi mancherà? “Saremo in 19, gli stessi di sabato senza Zapata, che ha un principio di influenza ed è meglio che resti a casa”.
La preoccupa la partenza non esaltante in campionato? “Il morale della squadra è alto, se ci abbattiamo per un pareggio in casa, non so cosa potrebbe accadere in futuro. Non sono un mago, in grado di stravolgere tutto in 2 mesi: c’è chi dice che 4 punti son pochi, chi dice che son giusti. A me sembrano un buon punto di partenza, con degli episodi più favorevoli, saremmo potuti essere a 7, ma non avrei comunque cambiato il giudizio sulle prestazioni. Quando saremo in grado di fare 90 minuti come i primi 45 di sabato scorso, sarò soddisfatto”.
A livello tattico cambierà qualcosa? “No, l’impianto tattico rimarrà lo stesso visto con il Crotone nel primo tempo (4-2-3-1 ndr.). Siamo sulla strada giusta, non lasciar fare neanche un tiro in porta a una squadra di B significa aver fatto un gran match in fase di non possesso”.
Sullo Spezia? “Lo Spezia è tra le candidate alla promozione diretta, una squadra molto tecnica, con giocatori di categoria superiore. Hanno preso ragazzi stranieri, conosciuti dal loro allenatore, alcuni dei quali hanno disputato la Champions League. Li rispetto, sarà un match difficile, ma sono convinto che potremo fare una bella prestazione”.
C’è attesa per Della Rocca: “Non so se potrà fare 90 minuti, ma di sicuro può giocare dall’inizio. Non ha il ritmo e l’aggressività di Salifu e Rizzo, ma in certe situazioni è in grado di fare la differenza”.
Con il Crotone c’è stato un calo fisico nella ripresa: “Oltre alla nostra gara, rivista quattro volte, ho visionato altre 7-8 partite e non c’è stata una squadra che ha giocato il primo tempo che abbiamo giocato noi. Il lavoro svolto magari non dà dei frutti visibili, per l’intero arco della partita, ma è impossibile essere al 100% ora. La condizione atletica c’è, gli errori sono stati nei duelli e i calabresi sono stati bravi una volta rimasti in dieci ad individuare il nostro elemento meno tecnico, Rossi ed a lasciarlo libero, concentrandosi a difendere sugli altri. Ci siamo ritrovati tutti nella metà campo avversaria, ma non siamo stati bravi nel saltare l’uomo e in una situazione come quella, essere in superiorità numerica, non fa la differenza. Io so che dobbiamo arrivare a giocare un’ora ad alto livello, solo in quel momento diventeremo una squadra importante”.
