[ot-caption title=”L’arciere Calaiò – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/09/Arciere.jpg”]
Lo Spezia partito per Lanciano porta con sé una pazza idea d’alto profilo: la quarta vittoria consecutiva.
“Pazza” perché forse in pochi l’avrebbero ritenuto possibile solo qualche giorno fa, a ridosso della trasferta di Salerno.
I nove punti in una settimana hanno risvegliato tutte le migliori certezze di un gruppo costruito da un anno a questa parte per vincere, mattone dopo mattone, errore dopo errore, ma sempre puntando a migliorare.
Se la vittoria di Salerno sapeva tanto di reazione rabbiosa per i punti persi nelle prime due giornate di campionato, se i tre punti giunti subito dopo contro il Perugia al Picco avevano il sapore di una conferma importante, ecco che la vittoria di Livorno profuma di una consapevolezza diversa, più netta e più profonda circa quelle che sono le potenzialità di questa rosa.
E tutto ciò tralasciando quelle che sono le gioie di puro stampo campanilistico che, pure, non vanno assolutamente dimenticate.
Nove punti in una settimana conquistati contro avversari importanti sono un biglietto da visita niente male che ha il solo, piccolo difetto, di essere arrivato con un paio di settimane di ritardo rispetto a ciò che poteva essere. Ma siamo li.
Fare risultato pieno a Lanciano significherebbe innescare in tutti i sensi la “quarta” e dare un altro importante strappo verso l’alto; a quel punto mancherebbe solo un piccolo passo in più verso la quinta – ancor più pazza – marcia.
Nel frattempo, però, viaggiare in quarta regalerebbe un pieno fondamentale non solo in classifica, ma anche per rinsaldare quel senso di fiducia che nel calcio, si sa, più è alto e più dona forza per andare a strappare punti ovunque, mantenendo inalterato un circolo vizioso positivo indispensabile per attirare la buona sorte che accompagna spesso il cammino delle grandi squadre.
Chissà se anche a questo giro mister Bjelica pescherà dal mazzo una o più sorprese a centrocampo, continuando il “credo” per il quale tutti, in questo gruppo, devono sentirsi considerati e importanti.
C’è, e ci sarà sempre di più, bisogno di forze fresche e di giocatori pronti all’uso in qualsiasi momento, questa categoria richiede attimi di fisiologico respiro ad ogni giocatore, e chi arriverà col fiato corto ad aprile difficilmente potrà restare in cima fino a giugno.
Ecco perché sarà fondamentale dosare le energie di ogni singolo, ecco perché fin da ora è importante gestire energia e condizione psico-fisica di ciascun elemento.
La rosa a disposizione di Bjelica prevede 18-20 titolari, un mix formidabile di gioventù e di esperienza in ogni zona del campo.
Uno Spezia accorto, che sappia soffrire, gestire la palla e colpire al momento giusto.
Che siano frecce anche a Lanciano…