[ot-caption title=”L’arbitro Baracani di Firenze” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2014/10/baracani.jpg”]
Leonardo Baracani da Firenze, arbitro del 1974, con lunga militanza in cadetteria, questo è infatti l’ottavo anno che vede il fischietto toscano arbitrare in Serie B.
Ieri nel pre gara scrivevo questo “A dirigere l’incontro, quel Baracani di Firenze che alterna buone prestazioni ad altre incomprensibili, speriamo che sia in giornata“, descrivendo alla perfezione ciò che rappresenta detto Signore in questo campionato.
Premettendo il fatto che il pari la squadra abruzzese se lo è guadagnato, con le armi a sua disposizione, quindi nulla da dire, non si può non aprire una parentesi su ciò che a tutti, ma proprio tutti, è apparso un errore grossolano.
Il contatto tra Bacinovic che recupera e Calaiò che protegge la sfera, è tanto netto quanto dinamicamente congruente con il danno procurato, tale da configurarsi come un intervento da calcio di rigore evidente.
Quel che sorprende, perché un errore ci sta di commetterlo, è che l’arbitro è vicino all’azione ed in posizione ideale per valutare appieno la gravità del fallo e concedere quindi la massima punizione.
Sorvoliamo sui 4 gialli a giocatori spezzini e 1 solo ai padroni di casa, non sono certo dette decisioni che cambiano il corso di una gara, ma negare un rigore solare, invece lo è, specie se in vantaggio ci va una squadra che poi difficilmente prende gol, come lo Spezia.
Quel che preoccupa è la recidività di certe direzioni di gara inconcepibili, specie sfoderate da arbitri che sanno bene di aver ormai terminato la loro carriera, non potendo più ambire a dirigere in massima serie.
Perso il treno, cala la concentrazione, in quello che, questa volta pensiamo davvero di si, sarà l’ultimo anno di carriera.
Guai a noi pensare che ci sia della malafede, non vogliamo nemmeno sognarlo, ma ci sono errori che si accettano, anche se magari decidono un risultato, altri che non li metabolizzi facilmente, visto l’equilibrio di questo campionato.
L’errore di oggi più volte lo analizzi, più volte ti viene da chiedere come sia possibile non concedere il rigore…
Nel titolo ci scherziamo, ma non sarebbe male se qualcuno ogni tanto si rendesse conto di non essere adeguato, è chiedere troppo?
L’augurio? Quello di non dover essere di nuovo, una delle prossime gare, a parlare di arbitri, speriamo di non accorgerci nemmeno di loro, sarebbe la cosa più bella.