Serie B – 11° Giornata
01/11/2015 – ore 17.30
Stadio Alberto Picco
Arbitro: Maresca di Napoli
Spezia |
0 |
– |
0 |
V. Entella |
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(4-2-3-1) | |
Chichizola | 1 |
Martic |
21 |
Valentini | 5 |
Piccolo | 13 |
Milos |
6 |
Errasti |
15 |
Juande | 8 |
Brezovec |
30 |
Catellani |
10 |
Nenè | 9 |
Calaiò | 11 |
Bjelica | All |
A disposizione | |
Sluga | 12 |
Acampora |
4 |
Postigo |
5 |
Rossi |
14 |
Migliore | 17 |
Ciurria | 25 |
Misic | 26 |
Canadjija | 27 |
Azzi | 31 |
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(4-4-2) | |
22 | Iacobucci |
24 | Belli |
5 | Ceccarelli |
5 | Pellizzer |
3 | Keita |
17 | Fazzi |
8 | Troiano |
11 | Palermo |
21 | Costa Ferreira |
9 | Caputo |
26 | Masucci |
All | Aglietti |
A disposizione | |
1 | Paroni |
2 | Zigrossi |
4 | Volpe |
6 | Gerli |
10 | Cutolo |
20 | Lafuente |
23 | Sini |
25 | Sforzini |
27 | Petrovic |
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Angoli: 2 – 2
Recuperi: 0‘ – 3‘
Note: Serata serena, terreno buono.
Spettatori: 1.576 paganti, 5.778 abbonati – incasso 14.043 + 31.000 abb.
Acciaccato, un pizzico sfortunato e a secco di vittorie da ormai un mese: nel giorno del “derby del mare”, valevole l’undicesima giornata del campionato cadetto, obiettivo tre punti per lo Spezia di Nenad Bjelica. I risultati di ieri, del resto, impongono un cambio di passo da parte delle Aquile.
Out Terzi, Situm e Terzi, con Migliore e Postigo non al meglio, il tecnico croato schiera un inedito 4-2-3-1 composto da Chichizola in porta, Martic, Piccolo, Valentini e Milos in difesa, Errasti e Juande sulla mediana, con Brezovec più avanzato insieme a Nenè e Catellani dietro l’unica punta Calaiò.
4-3-1-2 per la Virtus di Alfredo Aglietti, con Iacobucci tra i pali, Belli, l’ex Ceccarelli, Pellizzer e Keita a comporre la linea difensiva, Fazzi, Troiano e Palermo a centrocampo ed il trequartista Costa Ferreira dietro la coppia Caputo – Masucci.
Dirige l’incontro il Signor Maresca della sezione di Napoli. Al suo fianco gli assistenti Di Francesco e Bellutti, con Serra quarto uomo.
LA PARTITA
Squadre molto aggressive sin dalle prime battute, con lo Spezia che tenta al 1′ la progressione in area con Catellani, ammonito però per simulazione dopo il contatto con Ceccarelli.
La risposta della Virtus non si fa attendere e cinque minuti più tardi Belli prova la conclusione di testa, ma Chichizola è attento.
Partita viva, caratterizzata da rapidi capovolgimenti di fronte, come quello che al decimo minuto porta Brezovec, dopo una punizione velenosa diretta verso Nenè, a sfiorare l’uno a zero.
Passano 120 secondi ed è il turno degli ospiti, ma Masucci spedisce il proprio destro alto sopra Chichizola.
Decisamente più pericoloso Caputo al 20′ con un colpo di testa che sfiora la rete esterna, regalando l’illusione del gol ai 158 tifosi chiavaresi.
Passano i minuti e crescono le difficoltà delle Aquile, costrette a subire l’ordine e la buona disposizione in campo dei diavoli neri: alla mezz’ora, dormita colossale di Milos sulla sinistra, palla di Costa Ferreira a Fazzi e destro deviato di piattone da un attentissimo Chichizola.
Sugli sviluppi, timida ripartenza dello Spezia, ma la conclusione di Calaiò, ottimamente liberato da Brezovec, si spegne alta.
Al 35′, azione fotocopia dei bianchi, ma questa volta l’arciere impegna Iacobucci in quello che è il primo tiro verso la porta avversaria.
Nel finale, sale il ritmo dei padroni di casa, ma a latitare sono le occasioni da gol. La prima frazione di gioco si chiude così a reti bianche.
Alla ripresa, Spezia a trazione offensiva e Calaiò, al 2′, ben servito da Catellani, non riesce a deviare in rete un invitantissimo pallone.
Due minuti più tardi è invece il turno di Brezovec che da fermo non trova per poco la deviazione vincente in area chiavarese.
Decisamente migliore il piglio delle Aquile, pericolosissime al 7′ con un’imbucata di Martic, ma Iacobucci è super nella risposta.
Alto il baricentro della Virtus e così i bianchi ne approfittano: al 12′ buona ripartenza orchestrata da Juande e conclusione finale di Nenè, di poco a lato.
Sono a sinistra i problemi dello Spezia, con un Milos in totale confusione incapace di offendere e di arginare le ripartenze dei chiavaresi. Bjelica coglie le difficoltà del proprio terzino, gettando così nella mischia l’acciaccato Migliore. Dentro anche Rossi per Calaiò, con il pubblico di casa che non gradisce.
Cambio anche per Aglietti, che per l’ultima mezz’ora si affida all’estro di Cutolo, sostituendo uno spento Caputo.
E proprio il numero 10 è bravo al 25′ a scodellare un ottimo pallone per Masucci che di destro calcia però sull’esterno della rete.
Rivitalizzata dall’ingresso in campo del napoletano, l’Entella riacquista il coraggio della prima frazione di gioco, andando vicinissima al vantaggio alla mezz’ora, quando Costa Ferreira si divora la rete dello zero a uno, esaltando Chichizola.
Galvanizzati dalle scelte discutibili dell’arbitro Maresca, sono gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco con delle folate che per fortuna dello Spezia non vengono concretizzate. Negli ultimi dieci minuti, dentro Volpe e Sforzini per i diavoli neri, fuori Fazzi e Masucci. Per lo Spezia, invece, Acampora rileva un ottimo Errasti.
L’ultima, vera, occasione da gol è il colpo di testa a lato di Karim Rossi: per il resto solo tanto nervosismo e appuntamento ai tre punti rimandato per la quarta volta consecutiva.
Ancora un corpo estraneo la finalizzazione, con i ragazzi di Bjelica incapaci di rendersi pericolosi negli ultimi venti metri. La buona volontà non è mancata, ma di certo l’Entella esce dal Picco con un punto più che meritato.
Insomma, un’occasione mancata che condanna le Aquile all’ottava posizione in classifica, a quota 17.
Testa, dunque, a Trapani, dove il motto “sale in zucca” appare quanto mai adeguato.