Serie B – 15° Giornata
27/11/2015 – ore 19
Stadio Alberto Picco
Arbitro: Baracani di Firenze
Spezia |
0 |
– |
1 |
Crotone |
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(4-4-2) | |
6 – Chichizola | 1 |
5 – Milos |
6 |
6,5 – Postigo | 5 |
7 – Terzi | 19 |
7 – Migliore |
17 |
6,5 – Martic |
21 |
5,5 – Errasti | 15 |
6 – Acampora |
4 |
6 – Situm |
18 |
6 – Ciurria | 25 |
5,5 – Nenè | 21 |
6 – Di Carlo |
All |
A disposizione | |
Sluga | 12 |
Valentini |
3 |
Piccolo |
13 |
5,5 – Rossi |
14 |
Misic | 26 |
Canadjija | 27 |
s.v. – Tamas | 28 |
6 – Brezovec | 30 |
Azzi | 31 |
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(3-4-3) | |
1 | Cordaz – 7 |
6 | Yao – 6,5 |
3 | Claiton – 7 |
13 | Ferrari – 6,5 |
27 | Zampano – 5,5 |
18 | Barberis – 6 |
28 | Capezzi – 6 |
24 | Martella – 5,5 |
7 | Ricci – 7 |
17 | Budimir – 6 |
2 | Stoian – 6,5 |
All | Juric – 6,5 |
A disposizione | |
22 | Festa |
5 | Cremonesi |
8 | Balasa – 6 |
9 | Tounkara |
10 | De Giorgio – s.v. |
11 | Torromino |
14 | Palladino – s.v. |
19 | Paro |
21 | Galli |
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Gol: 12′ Stoian (rig.)
Angoli: 11 – 5
Recuperi: 0‘ – 5‘
Note: Serata serena e fredda, terreno buono.
Spettatori: 1.063 paganti, 5.778 abbonati – incasso 7.932 + 31.000 abb.
“Problema risolto? Dimostratecelo oggi..campioni! ” Chiaro, chiarissimo lo striscione della Curva Ferrovia, inneggiante la voglia di rivalsa di una città intera. Rabbia, malinconia, tristezza, paura e un pizzico di curiosità: sono questi i sentimenti che attanagliano il freddo Picco, teatro della quindicesima giornata del campionato cadetto. Di fronte, Spezia e Crotone, separate non solo da undici punti in classifica, ma stati d’animo differenti.
Da un lato le nuove Aquile di Mimmo Di Carlo, approdato nemmeno da una settimana in terra ligure per sostituire l’esonerato Bjelica, dall’altro gli affamatissimi squali di Ivan Juric, lanciatissimi nella lotta che apre le porte del Paradiso.
L’ex allenatore di Chievo, Parma e Mantova inizia la propria avventura spezzina con un inedito e classico 4-4-2 che vede Chichizola tra i pali, Milos, Postigo, Terzi e Migliore a comporre la retroguardia, Martic, Errasti, Acampora e Situm sulla mediana, con la coppia Nenè – Ciurria in avanti. In panchina va Brezovec, mentre non disponibili gli squalificati Catellani e Calaiò.
Confermatissimo il 3-4-3 dei calabresi con Cordaz in porta, Yao, Claiton e Ferrari in difesa, Zampano, Barberis, Capezzi e Martella a centrocampo ed il trio Ricci, Budimir, Stoian, a completare il reparto offensivo.
Dirige l’incontro il Signor Baracani della sezione di Firenze, affiancato dal duo De Meo – Di Iorio. Quarto uomo Morreale.
LA PARTITA:
LE BUONE INTENZIONI NON BASTANO. AQUILE SUBITO SOTTO.
Dopo dieci minuti di sostanziale equilibrio in cui le due formazioni si fronteggiano con un buon ritmo soprattutto a centrocampo, è di Nenè la prima occasione del match: bravo il brasiliano a liberarsi di Ferrari e a scaricare un sinistro che però si spegne sul fondo. Sul fronte opposto, al 10′, azione insistita del talentino scuola Roma Ricci, cross in mezzo per Stoian e disgraziatissimo colpo di mano dell’accorrente Milos. Per Baracani è calcio di rigore. Dagli undici metri va lo stesso Stoian che di destro batte Chichizola, non abbastanza bravo e fortunato nel deviare con il piede di richiamo la sfera. Gara subito in salita per gli aquilotti, costretti a rincorrere. La reazione arriva pochi istanti dopo, quando Cordaz, con un’uscita avventata, per poco non regala a Nenè il pallone dell’uno a uno, ma l’ex portiere aquilotto rimedia non senza apprensioni.
LO SPEZIA CI PROVA, I CALABRESI SI DIFENDONO ORDINATAMENTE.
La voglia di trovare il maledettissimo gol non manca di certo, ma quello che manca in casa Spezia sembra essere la testa e una tranquillità da tempo perduta. Il possesso palla è a favore dei ragazzi di Di Carlo, ma gli spunti di Situm, Nenè e Acampora non servono a spaventare l’ordinata retroguardia dei calabresi. A contraddistinguere il gioco dei pitagorici un pressing asfissiante che, di fatto, lascia pochissimi spazi alla già disordinata manovra bianca. Dalla difesa alla porta avversaria, ecco lo squillo di Postigo, ma il colpo di testa del centrale spagnolo, dopo il calcio da fermo di Martic, è facile preda di Cordaz.
TERZI CONTRO TUTTI, CORDAZ SALVA IL RISULTATO.
Seppur da calci piazzati, arrivano nel finale le occasioni del pareggio, ma Terzi è due volte sfortunato, prima al 35′, quando il suo destro volante viene miracolosamente deviata da Claiton, quindi, cinque minuti più tardi quando a volare sul suo colpo di testa è Cordaz, deviando in angolo. Dal corner seguente ci prova Errasti con un destro impreciso che finisce a lato. Sul fronte opposto, l’ultima occasione della prima frazione di gioco porta la firma di Ricci, bravo a liberarsi dopo uno schema su punizione, ma disattento nel calciare la sfera troppo debolmente tra le braccia di Chichizola.
SUONA LA SVEGLIA: BIANCHI A TRAZIONE OFFENSIVA, MA LA PALLA NON ENTRA.
Dentro Brezovec, fuori Errasti: inizia con una novità il secondo tempo di Spezia e Crotone. Una bocciatura per lo spagnolo, avulso dal gioco nei primi quarantacinque minuti. Buono il piglio delle Aquile, pericolose nel giro di pochi minuti con le folate di Brezovec e Martic, ma i calabresi reggono il proprio fortino. Vicinissimo al pari, ancora da calcio da fermo, Postigo, la cui deviazione finisce di un soffio alla sinistra di Cordaz. La partita del Crotone si basa invece sulle classiche ripartenze in contropiede, come quella che al 15′ porta Ricci a sfiorare il due a zero con un colpo di testa ravvicinatissimo.
ROSSI SPRECA, CORDAZ AND CO. RINGRAZIANO.
Juric getta nella mischia Balasa e Palladino al posto di Zampano e Stoian, mentre Di Carlo sostituisce Milos per Karim Rossi, facendo così arretrare Martic sulla linea dei difensori, mentre Ciurria si posiziona sull’out di destra. Le occasioni latitano da una parte e dall’altra, favorendo così il gioco degli ospiti. I pitagorici ringraziano, il malumore cresce sugli spalti. A suggellare lo sconforto collettivo, l’incredibile occasione capitata sui piedi di Rossi al minuto 36′: in una mischia furibonda il pallone capita sui piedi dello svizzero che, a due passi da Cordaz, spedisce clamorosamente a lato.
IMPRECISIONE E SFORTUNA: IL MATCH LO PORTA A CASA IL CROTONE.
L’ultima mossa di Di Carlo porta la firma del giovane Tamas – dentro per Ciurria – subito pericoloso con una galoppata sulla sinistra conclusa con un tiro cross che per poco non beffa l’estremo difensore ospite. E’ nel finale di partita che lo Spezia crea occasioni da gol più pericolose, ma il pallone, come nel caso del tiro di Acampora, non si decide ad entrare. Alla fine dei cinque minuti di recupero concessi dal Signor Baracani il risultato non cambia: il Crotone espugna il Picco grazie al tiro degli undici metri di Stoian. In attesa delle partite di domani, i calabresi si portano così a quota 31, a meno uno dalla capolista Cagliari. Sprofonda, invece, lo Spezia, alla quarta sconfitta consecutiva e invischiato in una classifica che, giornata dopo giornata, si fa sempre più nera.
IL COMMENTO
Inizia con una sconfitta l’avventura di Di Carlo sulla panchina dello Spezia, chiamato forse al debutto più difficile. Le Aquile ci hanno provato, ma, complici le assenze e una testa non ancora sgombra dalla pesante eredità di Bjelica, si sono dovute arrendere al cinismo e alla furbizia di una squadra giovane ma al tempo stesso matura come il Crotone. Ed è proprio sulla maturità e sulla mente degli aquilotti che il neo Mister dovrà lavorare. Il tempo a disposizione è poco, ma di certo quattro sconfitte consecutive e due mesi senza vittorie sono un rullino di marcia a dir poco preoccupante. Il prossimo appuntamento a Pescara, dove l’imperativo vietato fallire sarà l’ennesimo tormentone.