[ot-caption title=”Andrea Catellani – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/12/Catellani.jpg”]
Al quarto mese di campionato, in un momento tra i più difficili dell’intera era Volpi, lo Spezia conosce quella parolina magica che guida spesso il destino su strade agiate: la fortuna.
La tabella 17 sulla quale lo Spezia si era impantanato da quattro lunghissimi turni, ha girato sul 18, ma più del punto – insperato ad un certo punto del match – potrà fare il morale.
Lo psicologo Di Carlo ritroverà oggi un paziente meno rabbuiato e pessimista, più propenso alla fiducia e maggiormente disposto ad invertire quella rotta mentale negativa subentrata gioco forza nelle ultime settimane di vacche magre e strade buie.
Strade nelle quali ci si può perdere e non ritrovare, se non scatta una scintilla.
Resta intatta l’idea di una squadra in difficoltà, intimorita oltre modo dalla paura di ulteriori passi falsi che condiziona giocate tecniche e disposizione in campo.
Ecco perché appare cosi maledettamente importante questo punto strappato coi denti su un campo difficile.
La sensazione è che da mercoledì inizierà un “nuovo” campionato per questa squadra; dalla partita interna contro il Vicenza potremo capire quanto ci sarà ancora da voltarsi indietro e quanto invece potremo sperare di riprendere una marcia importante, in vista anche di rientri quanto mai necessari per una rosa che si è fatta improvvisamente “corta” proprio nel periodo in cui il calendario propone il maggiore intasamento possibile.
Qualche vecchia certezza cui aggrapparsi (Terzi, Migliore e Catellani), qualche nuova idea da coltivare (Tamas, Ciurria, Acampora), un nuovo modulo da oliare e riprovare (il 4-4-2), e un giocatore come Calaiò da ritrovare, rilanciare, e “benedire”.
Perché in questo attacco fatto solo del bello e cattivo tempo di Catellani, urge più che mai un giocatore di peso e sostanza realizzativa.
Nenè non è quel tipo di giocatore e probabilmente mai lo sarà, mentre Rossi è ancora un’incognita che questo Spezia non si può certo permettere, neppure a partita in corsa. Serve molto di più.
Il mercato di gennaio strizza l’occhio a Di Carlo e sarà importantissimo aggiungere peso e qualità specifica anche in attacco, oltre che in difesa e in mediana.
Ma prima c’è un mini campionato da ri-cominciare e buoni orizzonti da ritrovare.