Il commento – E’ partito il mercato del triumvirato Grazzini-Fusco-Di Carlo

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[ot-caption title=”Grazzini, Terzi, Volpi, Di Carlo e FuscoFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/12/Brindisi.jpg”]

Ieri ha preso ufficialmente il via il mercato “di riparazione”.

Trattative già imbastite da tempo troveranno i crismi dell’ufficialità a breve, di sicuro lo Spezia sarà tra le società più attive. Molto per necessità, e un po’ perché storicamente, da quando Volpi è il patron, i direttori sportivi che si sono succeduti in riva al golfo sono stati assoluti protagonisti praticamente ad ogni “finestra”.

Per la gioia dei procuratori, tra mille nomi che come sempre circolano e alcune certezze che paiono ormai in via di definizione (Pulzetti e De Col), le attenzioni degli sportivi si concentrano sui nomi “forti”, con caratteristiche ben definite, quelli in grado di dare del “tu” a questa categoria (Piccolo ad esempio).

Quelli che, proprio per questo, hanno un costo maggiore. Dopo aver individuato gli obiettivi “forti” e funzionali al gioco di mister Di Carlo, sarà proprio sul piano economico che si misurerà la voglia di questa società di raddrizzare una stagione che sembra compromessa e per certi versi maledetta.

Non ci si aspetta una rivoluzione, ma una sterzata decisa si. Non sarà necessario imbattersi nelle spese folli e infruttifere di due-tre gestioni precedenti, ma allo stesso tempo è lecito attendersi un taglio alla Spending review 2014/2015 imposta dalla gestione Miskovic.

Quando i risultati non arrivano, quando alcune scelte lasciano perplessi, è giusto “rivedere” alcune politiche, in tutto o in parte. E’ giusto perché lo Spezia deve avere il potere di “alzare il tiro” quando si trattano giocatori importanti, in termini sia di cartellino che di ingaggio. Giocatori di personalità, con caratteristiche precise.

Allo stesso tempo sarà fondamentale mantenere o rafforzare una rete scouting in grado di intercettare prospetti interessanti il cui cartellino non sfori ancora cifre assurde. Un altro segreto, questo, per diventare “grandi” a tutti i livelli.

Sarà più facile, in questo modo, poter contare su un giusto mix di giovani interessanti – proseguendo almeno in questo una parte della linea Miskovic – e giocatori pronti e in grado di far fare il salto di qualità in ogni reparto.

Giocatori di primissimo piano pur che funzionali, e non semplici “figurine” dal passato glorioso e poco più. C’è grande attesa, dunque, di scoprire la nuova linea Grazzini – Fusco, che vedrà in regia un Di Carlo impegnato a plasmare una squadra che risponda meglio e il più velocemente possibile alle sue idee di calcio.

L’imminente chiusura della trattativa per Antonio Piccolo va in questo senso: c’è tutto un girone di ritorno da giocare e una stagione intera da rimettere in piedi, senza rischiare di lasciare nulla di intentato.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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