[ot-caption title=”Mister Angelo Gregucci – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/01/Mister-Gregucci.jpg”]
L’Alessandria scrive la storia al “Picco“, ribaltando il risultato negli ultimi cinque minuti e regalando un’immensa gioia ai quasi 2000 tifosi presenti. Il tecnico dei grigi Angelo Gregucci, con il sorriso stampato in faccia, ha analizzato il match nella consueta conferenza stampa post gara, presso la sala stampa dello stadio.
“I ragazzi hanno fatto una grande partita, scrivendo la storia dei grigi” – ha esordito l’allenatore dell’Alessandria – “Questo percorso è stato iniziato da Beppe Scienza, senza il suo lavoro io non sarei qui. Devo ringraziare i ragazzi per la prestazione e per l’atteggiamento in campo; un grazie va anche alla città che ci ha seguito e ci è stata vicino. Sono molto felice di questo momento: è una delle serate più belle della mia carriera. Voglio fare una dedica particolare: dedico questa vittoria a Piermario Morosini, un ragazzo splendido ho allenato e mi è rimasto nel cuore“.
Cosa ha permesso all’Alessandria di ottenere questo risultato storico? “E’ stata una partita intelligente, equilibrata e mai scomposta: dopo aver subito gol, non ci siamo mai disuniti e sapevamo sempre cosa fare. Negli ultimi 20′ abbiamo forzato e siamo riusciti a ribaltare il risultato. Abbiamo fatto una grande gara, con la giusta aggressività : abbiamo battuto una squadra di categoria superiore e di tasso tecnico molto più alto e di questo sono orgoglioso“.
“La squadra ha creduto sempre di poter fare il risultato e non ha mai mollato” – ha proseguito Gregucci – “Questa è stata la chiave che ci ha consentito di vincere la partita“.
Ora c’è da pensare anche al campionato: “Da domani inizierò a parlare del campionato e a preoccuparmi delle nostre avversarie, che sicuramente verranno ad affrontarci preparando la partita in maniera maniacale. Però ora sono davvero felice di aver regalato questo sogno ai nostri tifosi e di poter giocare una semifinale contro il Milan con una gara doppia“.