[ot-caption title=”Mario Situm, anche da lui passa il rilancio delle aquile – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/10/Mario-Situm.jpg”]
Nel contesto di un ambiente provato da un malumore generalizzato, che pare non essere rinfrancato né dalla vittoria di Vercelli, né da un mercato di gennaio interessante, lo Spezia cerca la seconda vittoria consecutiva in campionato, contro la Salernitana. Sei punti in due partite, ovvero merce rarissima in questa stagione.
Il campionato concede alcune squadre in difficoltà tra quelle poste in orbita play off; quella che si presenta davanti allo Spezia è dunque un’occasione ghiotta per avvicinare le prime 8 della classe. Allo stesso tempo, ragionando in termini più prudenti, i tre punti permetterebbero di allungare in maniera decisa rispetto alle squadre di coda.
Il buon brodino caldo di Vercelli ha bisogno di un vassoio con portata più consistente, che abbia il sapore di un tentativo di “continuità“, vero segreto per diventare davvero un’altra squadra e per dare tutt’altro disegno alla classifica. Gli alti e bassi che imprigionano questa squadra da mesi condizionano, come detto, l’umore del pubblico, curioso di scoprire quale destino e quale obiettivo potrà mirare nei restanti mesi che ci dividono dall’estate.
La curiosità sarà tanta anche riguardo ai nuovi arrivati. Si profila l’esordio per quello che è stato uno dei colpi più importanti e ad effetto dell’intera categoria, e cioè Antonio Piccolo. Superati i piccoli problemi di natura muscolare accusati poco dopo il suo arrivo, potrà costituire un’alternativa importante per Di Carlo sia nel reparto d’attacco che a centrocampo.
Potrebbe esserci spazio anche per il neo-acquisto delle ultime ore, quello Sciaudone strappato proprio alla Salernitana e per il quale, probabilmente, non è stato previsto alcun “gentlemen agreement” con la sua ex società di appartenenza. Sono tanti i giocatori recuperati da mister Di Carlo, anche se il reparto offensivo, privo di Catellani, conterà di qualche alternativa in meno.
In difesa e a centrocampo, ci sarà però l’imbarazzo della scelta ed è li che si potrà provare a fare la differenza contro una Salernitana che, seppur rinforzata da questo mercato, resta una squadra alla portata, da battere.
Sono tanti i segnali che lo Spezia deve dare a se stesso, alla società e al pubblico. Troppe occasioni già perse, tante premesse deviate o disattese, quella gioia dell'”Olimpico” che aveva acceso micce d’amore tra squadra e tifoseria, amore diventato tradimento per l’atteggiamento con il quale è stata gettata via una semifinale di coppa Italia tra le mura amiche.
La parola torna al campo, e si riparte da quel limbo in cui lo Spezia, senza infamia e senza gloria, sosta da troppo tempo. C’è tanto da fare per tornare a meritarsi il calore di un intero ambiente.