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Si chiama agorafobia ed è la paura di uscire fuori di casa: una sindrome che sembra aver colpito inesorabilmente la squadra del “Valdanito” Crespo, immersa, dall’inizio della stagione, in una preoccupante incapacità di imporre il proprio gioco al di fuori del Braglia.
Atteggiamento, questo, che ha di fatto condannato i canarini a dover lottare per la salvezza, seppur l’ultimo mese, complice le tre affermazioni e la tanto agognata prima vittoria esterna – in quel di Latina – sorrida agli emiliani.
I 35 punti e il conseguente quattordicesimo posto non possono però far dormire sonni tranquilli al club del Presidente Caliendo: certo, se ad oggi il campionato fosse terminato i gialloblu sarebbero salvi, ma è pur vero che non si possono dire rassicuranti le due sole lunghezze che separano il Modena dal Lanciano, attualmente quintultimo. Per non parlare poi della terzultima posizione, occupata dal Vicenza, distante appena quattro punti.
Più volte sulla graticola, ma sempre e strenuamente difeso dal gruppo, Mister Crespo, alla prima stagione ufficiale nel difficile mondo degli allenatori, ha sin qui raccolto un bottino di dieci vittorie, quindici sconfitte e cinque pareggi.
Dati, questi ultimi due, che ci dicono come la formazione emiliana si sia conquistata la medaglia d’argento nella speciale classifica delle partite perse e meno pareggiate. Davanti, solo la Ternana.
Tra i maggiori problemi evidenziati nelle trenta uscite vi è sicuramente un attacco – il peggiore del torneo con sole 26 reti messe a segno – incapace, nonostante l’utilizzo dell’offensivo 4-3-3, di sostituire degnamente bomber Granoche, già K.O. due volte nel corso della stagione.
Reparto offensivo che in queste ultime giornate ha però scoperto un piccolo salvatore, quel Davide Luppi in grado di regalare punti preziosissimi alla compagine gialloblu grazie ai quattro gol consecutivi, l’ultimo dei quali nella vittoria interna nello scontro diretto contro il Livorno.
Decisamente meglio la retroguardia, trafitta in 32 occasioni e di fatto nella media.
Da qui al termine della regular season, l’imperativo sarà quello di macinare più punti possibile in trasferta. Quindici sono infatti le lunghezze che separano il Modena dalla fatidica quota 50: per raggiungerlo sarà necessario portare un pezzettino di Braglia al di fuori dell’Emilia.
A cominciare dal difficile campo di La Spezia.