[ot-caption title=”La Curva spezzina al Comunale – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/03/Sciarpata-in-Curva.jpg”]
A bocce ferme, trascorse un po’ di ore dal derby ligure di venerdì sera al “Comunale“, abbiamo scambiato due chiacchiere con lo spezzino responsabile dell’area tecnica del sodalizio chiavarese, Andrea Grammatica.
Andiamo a rivere con lui innanzi tutto lo svolgimento della gara, tenendo anche conto dell’ottimo periodo di forma della Virtus che nelle ultime gara casalinghe aveva sempre avuto nettamente la meglio sugli avversari: “Devo dire che ultimamente l’Entella ha fatto bene in casa, ma anche in campo esterno, tuttavia proprio sul nostro terreno riusciamo ad esprimerci nella maniera migliore, anche grazie alle qualità ed alle caratteristiche dei nostri attaccanti. Non solo, riusciamo a mantenere anche ritmi molto alti, ma sullo Spezia visto a Chiavari non posso altro che dirne bene, è la squadra con le maggiori potenzialità che abbiamo affrontato sul nostro campo, ma ci voleva proprio una squadra del genere per portare via punti dal Comunale. Lo Spezia è riuscito a rimanere sempre in gara, nonostante noi potessimo chiuderla nel primo tempo. Magari il rammarico è dovuto al fatto che ci sono stati episodi arbitrali che potevano essere interpretati diversamente, ma non vogliamo lamentarci più di tanto“.
Un’Entella che forse è calata un po’ nella ripresa consentendo alle qualità avversarie di venire fuori? “Era fisiologico che dopo un’ora a quei ritmi ci fosse un calo fisico e di attenzione della squadra e lo Spezia lo ha sfruttato, grazie anche alla grande serata di Antonio Piccolo ed alla vena realizzativa di un Nenè che anche se talvolta non è continuo nelle prestazioni, sta facendo molto bene in questo periodo“.
Quindi uno Spezia che sta confermando l’ottimo momento? “La sensazione a fine gara è quella, di una squadra che ha raggiunto uno stato di formo ottimale e pur con qualche elemento sotto tono, è riuscita a portare a casa un risultato positivo, sintomo di grande qualità psico fisica e tecnica. Hanno influito anche i cambi del mister, ad ulteriore testimonianza del valore globale della rosa spezzina“.
Un parere in particolare su Antonio Piccolo, un giocatore che sta dimostrando qualità importanti: “Devo dire che l’ho sempre considerato un giocatore di grande qualità , ma in effetti, già a Livorno pur facendo vedere sprazzi di grande tecnica, aveva una discontinuità da tutti riconosciuta. Gli anni di Lanciano lo hanno fatto maturare molto e lo Spezia è stato bravo a prenderlo nel periodo top della sua carriera. Per lui a Lanciano era finito il ciclo, gli servivano stimoli nuovi e venendo a giocare in una squadra importante con il pubblico che ti trascina, riesce a dare anche quel qualcosa in più che sta venendo fuori“.
Piccolo, ma anche gli altri acquisti di gennaio hanno contribuito in maniera importante a far salire il livello del gruppo di Di Carlo? “Direi proprio di si, De Col ha portato la fisicità giusta sulla fascia destra, Sciaudone è il più bravo a prendersi gli spazi davanti a lui nel centrocampo, andando ad inserirsi tra le linee e mettendo in crisi le difese avversarie, venerdì magari ha avuto qualche difficoltà in più, ma per caratteristiche non era la sua gara, pressato molto dagli avversari. Se gli dai spazio è un giocatore al top per la categoria, bravo anche ad innescare gli attaccanti e nel gioco aereo. Per il modulo del mister è fondamentale, peraltro io credevo che ai tempi del Bari fosse ormai certo il passaggio ad una squadra di serie A, poi la sfortuna lo ha portato al Catania, rischiando di perdersi, ma lo Spezia ha indovinato anche con lui e con lo stesso Pulzetti che non ha troppo bisogno di presentazioni“.
Parliamo in prospettiva futura, c’è l’ultimo scorcio di torneo con tanti scontri diretti, poi i play-off, chi può recitare il ruolo di protagonista? “A parere mio in questo momento lo Spezia è la squadra più solida, perché analizzando le altre vedo troppa discontinuità di risultati. Il Bari ed il Pescara in particolare stanno dimostrando di non riuscire a trovare la strada giusta, magari possono avere in qualche reparto quel briciolo di qualità in più, ma gli manca la solidità . Ho sempre pensato che l’altra squadra in grado di far bene possa essere il Novara, una squadra che per certi versi assomiglia anche allo Spezia, hanno un campo particolare da poter sfruttare, onestamente sono queste le squadre che vedo favorite, con i bianchi un gradino sopra“.
Cagliari e Crotone stanno meritatamente salendo in A? “Stanno meritando, hanno vissuto qualche momento di crisi, il Cagliari forse ne sta uscendo adesso, il Crotone lo ha avuto senza perdere troppi punti. Direi che i calabresi sono la sorpresa, ma per il passo che hanno tenuto, non si può altro che fargli un applauso“.
E l’Entella? “Noi se riusciamo a giocare con i ritmi alti e gli attaccanti continuano così, possiamo dire la nostra. Ci stiamo togliendo il fardello della salvezza da raggiungere, dopo quello che successe l’anno passato, quando ormai ce l’avevamo in tasca e riuscimmo a farcela scappare. Probabilmente di quelle che si stanno giocando i play-off, siamo la squadra che ha meno da perdere, abbiamo una rosa corta e quindi dobbiamo avere un po’ di fortuna nel mantenere lo stato di forma attuale, ma siamo contenti, anche della prestazione contro lo Spezia. Abbiamo tre gare ora un po’ più abbordabili che ci consentiranno di capire se possiamo arrivare agli spareggi, squadra e allenatore ci credono, la squadra gioca sempre per vincere, vedremo“.
A proposito di derby, non si può non sottolineare come si sia svolto tutto per il meglio e sia stato un bello spettacolo di pubblico: “Fantastico, una bellissima serata, con un effetto ottico ottimo, ed un pubblico corretto. E’ stato bello vedere il Presidente Gozzi andare ad applaudire sotto la Curva dello Spezia a fine gara: per una piccola cittadina una serata del genere è una soddisfazione da ricordare. Si è visto bel calcio, una tifoseria ospite numerosissima ma corretta, è sembrato quasi uno spot per il nostro campionato, ma bello anche per la Liguria, che dopo tanti anni fatti solo di Genoa e Samp, ora propone due realtà importanti, con due imprenditori che si stimano ed hanno idee extra calcistiche sul territorio, che le stanno portando alla ribalta. Tutto molto bello, tutto sommato anche il risultato di parità che non ha scontentato nessuno, applausi per tutti“.