Il commento – L’identità, il rientro di Situm e la forza della continuità

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[ot-caption title=”Nenè esulta dopo un gol – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/02/Nene-esulta.jpg”]

In questi anni di serie B, compresi gli anni pre-fallimento, c’è una parolina magica che questa piazza non ha mai conosciuto e ammirato dal vivo: la “continuità” di risultati.
Tante, troppe volte abbiamo ballato su montagne russe di partite entusiasmanti, di mini-filotti promettenti, e cadute o frenate immediatamente successive.
Frenate che hanno bloccato qualsiasi tipo di discorso serio riguardo a promozioni dirette o piazzamenti al sole sulla griglia Play Off.
L’anno scorso, nel girone di ritorno, lo Spezia è andato vicino a trovare quella continuità importante, ma ha sempre mancato il “filotto” giusto, l’accelerata decisiva, fermandosi a pochi metri dal terzo posto.
Diverse altre formazioni ci sbattevano in faccia la realtà; facevano punti, non perdevano mai, prendevano il volo.

Oggi, più delle 11 partite consecutive senza perdere, la fiducia della tifoseria è riposta saldamente nella sicurezza che questa squadra trasmette, nel suo periodo di forma, nella sua concentrazione quasi sempre al top, nel suo grado di solidità che non è scalfito neanche dai due gol subiti a Chiavari, in un contesto del tutto particolare.
I ragazzi di Di Carlo si trovano ad un punto dal terzo posto, alla vigilia di un turno casalingo non proibitivo, ma più delle altre concorrenti dirette paiono avere proprio la marcia in più della continuità; diverse squadre che gravitano da tempo nella zona play off dimostrano un momento non esaltante sotto diversi punti di vista, e chissà dove sarebbe questa squadra senza quel girone d’andata suicida, o se avesse avuto questa rosa fin da settembre…
E’ inevitabile pensarlo, ed anche questo non fa che accrescere la fiducia di tutto un ambiente, oltre che degli addetti ai lavori di ogni parte d’Italia.
La classifica del girone di ritorno, a questo proposito, parla chiaro sotto la voce “punti realizzati” e “differenza reti”. Ecco qual’è il tesoro dello Spezia, il fondamento sul quale ripartire ogni settimana, trattando ogni partita da qui a maggio come fosse una finale, un passo per volta, ma al massimo.

E, non dimentichiamolo, proprio sul più bello si è dovuto fermare l’elemento più talentuoso di questa rosa, Mario Situm.
La crescita di Antonio Piccolo e il momento da “bomber di razza” di Nenè hanno permesso di non risentire di questa mancanza importante, un tassello mancante che sarebbe devastante per tante formazioni in questa categoria.
C’era il timore che lo fosse anche per noi, ma non è stato cosi, grazie alla rosa di grande qualità nel reparto offensivo.
Non manca molto al suo rientro e se vogliamo, anche questa è una forza che lo Spezia si porterà in dote nel prossimo futuro, una carta importante che si tirerà fuori nel momento decisivo, contando sul suo completo recupero fisico e atletico.

Ma sarà un’arma, solo un’arma in più di una squadra diventata davvero grande e completa in ogni reparto.
E’ il suo quasi perfetto meccanismo che lascia andare a grandi propositi di ottimismo, la sua identità, riconosciuta e temuta ormai da tutti.
E’ la sua risalita costante, è l’amalgama sempre più forte col suo pubblico, è questo filotto di risultati che non ha nessuna intenzione di interrompersi.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.
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