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Due vittorie per scacciare la crisi: è bastata appena una settimana al Cagliari per dimenticare un inizio 2016 non proprio esaltante. Dalla sconfitta contro il Crotone, passando per la caduta interna contro la bestia nera Novara, i mesi di gennaio e febbraio sono stati i più difficili per la compagine allenata da Massimo Rastelli.
Risultati negativi che non hanno però scalfito i sardi dalle prime due posizioni, segno della strapotenza di una rosa comunque lanciatissima verso il ritorno in A.
Le ultime due affermazioni esterne, contro Vicenza e Modena, hanno messo in luce l’immortalità dei rossoblu, capaci nell’ultimo turno in Emilia di ribaltare lo svantaggio tra il 93′ e il 95′.
Certo, tutto sembra più facile quando giocatori del calibro di Storari, Sau, Melchiorri, Farias, Joao Pedro e Giannetti scendono in campo, a conferma del fatto che i sardi abbiano poco o nulla da spartire con il campionato cadetto.
68 punti in classifica, uno in più del Crotone e soprattutto 15 lunghezze sopra il terzo posto occupato dal Cesena: a nove giornate dal termine, insomma, la massima serie è sempre più vicina.
Del resto, i numeri ci dicono come la squadra di Rastelli abbia all’attivo il maggior numero di vittorie – 21 – molte delle quali nel fortino del Sant’Elia, nonchè il miglior attacco, andato a segno in 58 occasioni. Sono cinque, invece, i pareggi e sette le sconfitte, a conferma che la difesa, trafitta 32 volte, è forse l’unico neo dei cagliaritani.
A meno di due mesi dal termine del campionato, le problematiche sembrano però essere state accantonate, a differenza di un final countdown che ha iniziato il proprio piacevole ticchettio.