Serie B – 35° Giornata
9/4/2016 – ore 15
Stadio Alberto Picco
Arbitro: Serra di Torino – 6,5
Spezia |
1 |
– |
0 |
Novara |
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(4-4-2) | |
7 – Chichizola | 1 |
6 – De Col |
2 |
7 – Valentini | 3 |
7 – Terzi | 19 |
7 – Migliore |
17 |
6,5 – Pulzetti |
32 |
7 – Errasti | 15 |
6,5 – Sciaudone |
7 |
7,5 – Piccolo A. |
18 |
7,5 – Calaiò | 11 |
7 – Catellani | 9 |
7 – Di Carlo |
All |
A disposizione | |
Sluga | 12 |
Acampora |
4 |
Juande |
8 |
Crocchianti | 16 |
6,5 – Situm | 18 |
Martic | 21 |
Ciurria | 25 |
6,5 – Canadjija | 27 |
s.v. – Okereke | 30 |
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(4-3-3) | |
1 | Da Costa – 6,5 |
25 | Faraoni – 6 |
2 | Troest – 6 |
21 | Mantovani – 6 |
24 | Dickmann – 5 |
7 | Casarini – 6 |
4 | Viola – 6,5 |
8 | Faragò – 6 |
19 | Gonzalez – 6 |
11 | Corazza – 6 |
16 | Galabinov – 5 |
All | Baroni – 6 |
A disposizione | |
31 | Pacini |
5 | Ludi |
6 | Vicari |
10 | Buzzegoli |
18 | Bolzoni |
28 | Nadarevic – 6 |
29 | Garofalo – 5,5 |
32 | Evacuo – 5,5 |
37 | Lanzafame |
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Gol: 7′ Calaiò.
Angoli: 7 – 4
Recuperi: 1‘ – 4‘
Note: Giornata piovosa, terreno ottimo.
Spettatori: 1.662 paganti, 5.778 abbonati – incasso 14.927 + 31.000 abb.
Finisce con uno striminzito ma quanto mai fondamentale uno a zero lo scontro diretto del Picco.
Striminzito perché le Aquile avrebbero potuto chiuderla in svariate occasioni, a conferma di una partita dominata grazie al bel gioco, al possesso palla e ad una difesa sempre più protagonista.
Nella ripresa un fisiologico calo, ma a preservare i sacrosanti tre punti ci pensa Chichizola, leader di una squadra mai doma. E ora sotto con il Crotone.
I VENTIDUE IN CAMPO: PULZETTI VINCE IL BALLOTTAGGIO SU ACAMPORA E CANADJIJA, NEGLI OSPITI DICKMANN PER GAROFALO, OUT EVACUO, C’E’ GALABINOV
I destini di Spezia e Novara si incrociano nel delicato match del Picco, valevole la trentacinquesima giornata del campionato cadetto.
In palio, punti pesantissimi per il terzo posto play off. Di Carlo manda i suoi in campo con il consueto 4-3-3 che vede Chichizola in porta, De Col, Terzi, Valentini e Migliore in difesa, Pulzetti, Errasti, Sciaudone sulla mediana e trio offensivo composto da Piccolo – Calaiò – Catellani.
4-2-3-1 per i piemontesi allenati da Baroni, con Da Costa tra i pali, Faraoni, Troest, Mantovani e Dickmann a formare la linea difensiva – la meno battuta del torneo – la coppia Casarini – Viola in mezzo al campo, quindi Faragò – Gonzalez – Corazza dietro l’unica punta Galabinov.
DOMINIO AQUILOTTO, CALAIO’ SEMBRA RIVA: PRIMO TEMPO SULL’UNO A ZERO
L’uno a zero firmato Galabinov segnò nella gara d’andata l’esonero di Nenad Bjelica: era il 21 novembre e da allora, con Mimmo Di Carlo sulla panchina, la rincorsa delle Aquile non ha accennato a fermarsi.
Venti secondi sul cronometro e lo Spezia è subito pericolosissimo con l’incursione a destra di Piccolo, che però non finalizza a dovere, schiacciando troppo la conclusione ravvicinata.
Match frizzantissimo sin dalle prime battute, a conferma dell’ottimo stato di forma di entrambe le squadre. Il profumo di gol è nell’aria e non a caso al settimo minuto una splendida semi rovesciata di Calaiò, servito da Migliore dopo il clamoroso palo colto da Sciaudone, porta in vantaggio i padroni di casa per la gioia e il delirio dello stadio intero.
Sulle ali dell’entusiasmo lo Spezia si tuffa alla ricerca del raddoppio, andando a un passo dal due a zero con Piccolo che, dopo uno schema su situazione di corner, impatta il mancino sulla disattenta retroguardia novarese.
In difficoltà gli uomini di Baroni, specie sui calci da fermo, come in occasione della girata di Sciaudone al quarto d’ora, bloccata, non senza problemi, da Da Costa. Azzurri che si affacciano per la prima volta dalle parti di Chichizola al 20′, ma il tiro dal limite di Galabinov non impensierisce il numero uno argentino. A far paura sono però gli aquilotti, padroni del campo con un giro palla snervante e puntualmente pericolosi in zona d’attacco: al 28′ è ancora un inesauribile Piccolo, smarcato magicamente di tacco da Calaiò, ad impegnare Da Costa.
Portiere piemontese in confusione nei minuti seguenti, tradito dal terreno scivoloso nelle due occasioni firmate Catellani: il numero 10 approfitta dapprima del capitombolo dell’estremo difensore, cogliendo però con un pallonetto solo l’esterno della rete, quindi non riesce ad imprimere forza al secondo tentativo dal limite. Nel finale i piemontesi cercano lo scatto d’orgoglio, approfittando di uno svarione difensivo della difesa bianca, ma Chichizola si supera, deviando in corner la conclusione di Faragò. A parte questa occasione, chiaro il tema del match: Spezia dominatore, Novara non pervenuto e primo tempo che si conclude con un uno a zero di fatto stretto ai coinquilini del Picco.
CHICHI SALVA SU GONZALEZ, ASSALTI RESPINTI AL MITTENTE: SPEZIA RIDE, NOVARA PIANGE
Alla ripresa, Garofalo per Dickmann è la prima mossa di Baroni, ma il copione non cambia, con le Aquile a un passo dal raddoppio con Calaiò, bravo a controllare in area, ma impreciso nel servire la sfera all’accorrente Sciaudone, recuperato dalla difesa. Ci prova anche Pulzetti dalla distanza, ma Troest salva, immolandosi sulla conclusione a botta sicura del numero 32 ex Livorno.
Velleitario, invece, il tentativo di Faraoni sul fronte opposto, con Chichizola che blocca senza apprensioni, a testimonianza di un Novara incapace di pungere la retroguardia aquilotta. Applausi a scena aperta al minuto numero 13, quando a fare il proprio ingresso sul terreno di gioco è Super Mario Situm, assente dallo scorso 27 febbraio, giorno di Ternana Spezia.
A cedergli il posto Calaiò. Sostituzione anche per gli azzurri, con Nadarevic che rileva Corazza. Al 22’, finalmente, la prima, vera, clamorosa palla gol per i piemontesi: protagonista l’inossidabile Gonzalez che, dopo una splendida azione personale, non finalizza, facendosi ipnotizzare da un miracoloso Chichizola. Cresce la fiducia degli ospiti e così Baroni si gioca la carta Evacuo, dentro al posto dell’esausto Galabinov. Canadjija e il classe 1997 Okereke, al debutto assoluto, per Pulzetti e Catellani sono invece le ultime opzioni giocate da Di Carlo.
Finale concitato, ma privo di chiare occasioni. A testa bassa il Novara, ma la difesa bianca regge colpo su colpo, respingendo ogni assalto degli uomini in maglia azzurra. Dopo quattro minuti di recupero concessi dal Signor Serra, il Picco può finalmente esplodere e godersi l’ennesima prestazione d’alta classe, nonchè un terzo posto da condividere con i pugliesi del Bari.
Tabellino e Voti Enrico Lazzeri