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Da Leicester a Crotone, dalle Midlands Orientali alla Calabria, dalla Premier League alla serie B italiana: fortuna vuole che ogni tanto il dio del calcio ci regali qualche storia romantica a cui assistere e per la quale simpatizzare, al di là di ogni singola fede.
E allora, in una serie A dominata dallo strapotere juventino, la serie cadetta è proprio quel racconto ricco di sorprese che più spesso vorremmo leggere. La favola si intitola Crotone e narra di una squadra che appena un anno fa si salvò all’ultima giornata di campionato, partita, nell’attuale stagione, con l’obiettivo dei 50 punti, ma ad oggi in vetta alla classifica e a un passo dalla prima, storica, promozione nella massima serie.
Un cammino iniziato con la sonora sconfitta rimediata a Cagliari, ma poi proseguito a ritmi straordinari, tanto che ora, trascorse 35 giornate, sono i super favoriti sardi a dover inseguire e a guardarsi le spalle.
Un problema, questo, che non riguarda di certo i ragazzi allenati da Juric, a più 16 sul terzo posto occupato dal Bari. Insomma, a sette giornate dal termine, la serie A non è più un miraggio.
Una macchina perfetta, programmata su giovani talenti e su scommesse vincenti: il segreto dei calabresi sta proprio nell’aver saputo innovare e rinnovare, verbi raramente conosciuti nell’odierno panorama calcistico.
Numeri straordinari, a partire dal 3-4-3 di Mister Juric, in grado di regalare bel gioco, tanti gol – 55 in totale – equilibrio in mezzo al campo e solidità difensiva. Non è difatti una coincidenza se gli Squali rosso blu siano il club con più vittorie all’attivo, 21, e meno sconfitte, appena 4.
Un sogno considerato utopia sino a qualche settimana fa, ma che giorno dopo giorno, successo dopo successo, si sta trasformando in realtà. Che, guarda caso, fa rima con Seria A.