[ot-caption title=”Antonio Piccolo – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/03/Antonio-Piccolo.jpg”]
Qualche pareggio e qualche sconfitta, con la vittoria del Pescara che ora è la favorita al terzo posto.
Questo è, grosso modo, il risultato delle nostre avversarie dirette per i Play Off nel turno di campionato che, domani sera, ci vedrà posticipare contro il Brescia di Boscaglia.
Non c’è che dire, miglior viatico non poteva manifestarsi per preparare questo match e viverlo intensamente, sapendo che tre punti ti riconsegnerebbero scenari di classifica in cui, il discorso quarto posto, sarebbe tutt’altro che di complicato approdo, creando al contempo un solco importante sotto di noi con le nostre dirette inseguitrici.
Infatti, ammesso che lo Spezia faccia un sol boccone del Brescia domani sera, sarà ancora più interessante vivere le ultime due giornate in cui altri scontri diretti si susseguiranno, condizionando il cammino delle nostre “vicine” in maniera decisiva, ora che non ci sarà più tempo per rimediare.
Attenzione però, proprio questo turno ha già insegnato che nessuno regala niente a nessuno, che le partite “facili” sono facili giusto nella settimana della partita, per le strade e nei bar, ed il discorso “motivazioni” può lasciare il tempo che trova.
Il rettangolo verde, in quei novanta minuti, sa essere razionale ed irrazionale alla velocità della luce, può regalare qualunque tipo di destino se non affronti con la necessaria rabbia agonistica qualunque tipo di match. A maggior ragione questi.
Mimmo Di Carlo lavorerà sodo anche in queste ultime ore che precedono la sfida alle rondinelle lombarde; lavorerà sulla testa dei suoi giocatori, cercherà di incidere sulla voglia che c’è, nel gruppo, di sorprendere e di ri-cavalcare un’onda positiva che potrebbe essere determinante in ottica futura.
Un mini-filotto che, non solo potrà far guadagnare posizioni preziose, ma che potrà accrescere la fiducia di tutta la squadra e dell’ambiente circostante.
Vincere aiuta a vincere, e questa filosofia spicciola è strettamente connessa a quella legge del calcio che vede la testa comandare le gambe; arrivare agli spareggi col vento in poppa potrebbe essere arma da sfruttare quando i particolari, la condizione fisica e mentale, ed il morale, saranno fattori imprescindibili per arrivare in fondo. Ma proprio in fondo…
Testa al Brescia, ricerca di concretezza e pubblico a raccolta. La prima delle tre “finaline” non va fallita per non lasciare nulla di intentato.
Adrenalina al massimo.