Il commento – Si chiama Jaime Baez, e tira in porta!

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[ot-caption title=”Jaime Baez – Foto dal web” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/08/Baez.jpg”]

Si chiama Jaime Baez, e tira in porta indipendentemente dalla miglior zolla.
A volte testa bassa e “farfallone“, è vero. Ma anche Situm in fondo lo era. Quella palla attaccata al piede, quelle serpentine, somigliano però alla stessa tecnica ammirata sullo zagabrino che da pochi mesi ha lasciato la nostra fascia mancina, tra qualche rimpianto generale.

Baez ha però qualcosa che sicuramente Mario non aveva, o non provava a sufficienza: il tiro. L’anno scorso attirò l’attenzione del “Picco” da avversario, quando con la maglia del Livorno fece partire una fucilata che si stampò sulla traversa tra lo stupore generale.

Nella sua prima da titolare in maglia bianca, l’uruguayano ha preso di mira continuamente la porta difesa da Di Gennaro.
Un cecchino talvolta maldestro, talvolta pericolosissimo.
Interno, collo sbucciato, collo interno a giro, collo di potenza, infine staffilata precisa, in diagonale, secca e morbida allo stesso tempo.
Forse ha esagerato nel tentare tanto spesso la conclusione e la soluzione personale; forse no. Il parallelismo con Situm, appunto, ci aiuta a capire ancora meglio ciò che mancava nelle corde dell’esterno che Di Carlo cercava.Da qui, probabilmente, l’amore calcistico per il folletto targato Fiorentina. Che tira, eccome se tira, verso la porta.

In una squadra come quella bianca, impregnata di personalità e solidità, non può che far bene questa miscela che spazia tra l’acerbo ed il “potenzialmente devastante”.

Per il resto, lo Spezia di ieri somigliava inevitabilmente, e maledettamente tanto, allo Spezia da trasferta dello scorso girone di ritorno; pochissime occasioni concesse agli avversari, squadra corta ed una manovra offensiva in perfetta posizione di lancio, sempre pronta al lancio, ma alla quale manca sovente il decollo deciso.
Il killer instinct che tramortisce e uccide, il Lupin che fa man bassa di gioielli preziosi, senza pietà, senza soluzione di ritorno.
I bianchi lasciano invece due punti preziosissimi a Terni quando davvero la partita sembrava quasi in ghiacciaia, due punti che non ci ridarà nessuno come tanti altri che rimpiangeremo, rinviando ancora l’appuntamento con la vittoria.
Le squadre che sbagliano meno, che commettono meno ingenuità e allo stesso tempo sono baciate dalla fortuna, sono quelle che si ritroveranno presto più punti in saccoccia.

Eccetto qualche sorpresa di rito, sono comunque tutte li, le grandi di questo campionato, in una classifica figlia di tre sole giornate, ma anche di una serie B che fin dalle prime battute fa sempre grande fatica a sancire padroni e padroncini.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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