[ot-caption title=”Bernardini e Piccolo – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/09/Piccolo.jpg”]
Dopo aver iniziato con l’analisi di Latina – Spezia, anche questa settimana andiamo ad occuparci delle sensazioni positive e di quelle negative che ci ha lasciato la gara del “Liberati“, contro la Ternana.
Partiamo dai GIUDIZI POSITIVI, questa volta non limitati all’assetto difensivo, peraltro macchiato dall’ingenuità di Migliore sul rigore, ma che vede in prima fila la prestazione di un attaccante come Baez che potrà regalare cose molto interessanti nel corso di questo campionato.
BAEZ – 7 – Partiamo quindi dal giudizio sull’uruguaiano, dopo lo spezzone di gara disputato a Latina, partito titolare a Terni. La tecnica c’è, così come il dribbling ed il tiro, caratteristiche importanti per un giocatore offensivo che deve creare imprevedibilità alla manovra, ma anche essere pericoloso sotto porta. Il giovane esterno d’attacco ci mette un po’ a carburare, sbaglia anche qualche conclusione a rete, ma nel secondo tempo sale in cattedra diventando sempre più pericoloso, sino a sfruttare alla perfezione l’errore di Bacinovic. Esce stremato.
CHICHIZOLA – 7 – Partita di grande sicurezza. Un solo intervento difficile sulla conclusione di Falletti, poi solidità e tempismo sulle palle alte. Sul rigore di Avenatti sceglie l’angolo sbagliato dove buttarsi, ma non è certo una colpa. Positivo.
VALENTINI – 6,5 – Qualche pallone aereo lo concede ad Avenatti, ma ha il merito di non farlo mai calciare a rete, aiutato anche dal compagno Terzi. Pochissime sbavature per lui dall’inizio del campionato. Molto bene.
ERRASTI – 6,5 – Il cento per cento dalla condizione non lo ha lui, come probabilmente nessuno attualmente nella squadra, tuttavia la sua prestazione da frangiflutti davanti alla difesa, la fa sempre con positività. Qualche errore nella misura dimostra come lui e la squadra debbano ancora ritrovare quegli automatismi che ancora mancano.
Giusto rimarcare ancora l’impressione di solidità che la squadra dimostra per tutto l’incontro, per questo motivo il pareggio raggiunto dalla Ternana è una nota stonata che, con un pizzico di attenzione in più, non ci sarebbe stata.
Al centrocampo va il merito di aiutare la difesa, mentre l’attacco si vede soprattutto dalla parte di Jaime Baez, capace di sopperire con la sua prestazione ad altre poco positive.
Alla resa dei conti un punto solo conquistato, come a Latina, ma qualche miglioramento rispetto a quella gara si è intravisto, specie come pericolosità offensiva.
Passiamo ai GIUDIZI NEGATIVI:
MIGLIORE – 5,5 – La sua sarebbe una prestazione da sufficienza larga, peccato però che commetta l’ingenuità di intervenire su Surraco in area di rigore. Intendiamoci, la colpa non è solo sua, ma di tutto l’assetto difensivo in quell’occasione, ma è indubbio che il suo intervento sia quello decisivo.
PICCOLO – 5,5 – Forse un po’ meglio rispetto a Latina, ma resta quella sensazione che giri con le marce ridotte, anche se a tratti si intravede qualche giocata. Fisiologico inizio in sordina probabilmente. Serve il suo apporto per ritrovare appieno quella pericolosità offensiva che sta mancando.
OKEREKE – 5,5 – Entra sull’uno a zero, andando proprio a sostituire l’autore del gol Baez. La squadra non lo aiuta molto, forse accontentandosi del vantaggio acquisito, ma ci mette del suo con qualche errore di troppo. Può succedere è ancora molto giovane.
Anche a Terni il primo tempo è stato avaro di spunti particolari da parte della squadra, anche se, in questo caso, non si è assistito ad un pressing particolarmente asfissiante da parte dei padroni di casa, autori comunque di una gara guardinga.
Il secondo tempo è stato ancora una volta migliore del primo, è Baez a spaventare prima e colpire poi, a quel punto la squadra avrebbe dovuto provare a chiudere la gara, invece forse si limita a controllarla, ma l’errore è sempre dietro l’angolo.
Ecco quindi che si scopre come i bianchi non abbiano ancora ritrovato quella spigliatezza e quel coraggio che ha consentito di vincere molte gare l’anno passato in campo esterno.
Non ce la sentiamo però di iniziare nessun processo, nemmeno dopo tre pareggi, sarebbe ridicolo.
LA TATTICA:
Il 4-3-3 iniziale degli uomini di Di Carlo, è praticamente speculare al 4-3-2-1 della Ternana, ed il primo tempo sembra non dare spazio a particolari superiorità di una squadra sull’altra.
Dal punto di vista tattico cambia poco nel secondo tempo, almeno sino al vantaggio spezzino, ma anche dopo, visto che Okereke va a prendere il posto di Baez.
Sono i padroni di casa a mutare atteggiamento con gli ingressi di Surraco e La Gumina, per una sorta di 4-4-2 offensivo.
Non cambia atteggiamento lo Spezia invece nel finale, con gli ingressi di Signorelli e Vignali.
In sostanza ora serve l’inserimento graduale di Granoche, come di Mastinu, senza dimenticare il contributo che può dare Piu o i rincalzi a centrocampo come Signorelli e Deiola.
Nelle prossime tre gare ce ne saranno due casalinghe, a quel punto il quadro sulla salute della squadra sarà più completo.
