[ot-caption title=”Mario Situm – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2015/11/Situm.jpg”]
E poi te lo ritrovi li, in Champions League, titolare contro la Juventus. Mario Situm, l’ala croata portata in riva al golfo dei poeti da Damir Miskovic, piomba da attore principale nel calcio che conta davvero, quello stellato e pieno di luci dorate.
Pareva già una mezza follia, all’epoca, portarlo qui, in serie B, essendo Mario considerato uno dei talenti più puri e più corteggiati del calcio croato.
Ma quello Spezia aveva ottimi fili da muovere da quelle parti, a livello diplomatico, e cosi il talento zagabrino, allora reduce da un infortunio, sbarcò in città e non ci mise poi molto ad incantare tutti con la sua tecnica, la sua professionalità, la sua simpatia.
L’occhio attento degli sportivi spezzini, ieri sera, avrà notato una differenza sostanziale, circa la disposizione in campo del numero 7: fascia destra, bassa, tutto il contrario dei suoi due anni qui da noi, fascia mancina, alta.
Eppure anche in quella zolla di campo ha fatto bene, contro la squadra più forte d’Italia.
Secondo la Gazzetta dello Sport, addirittura, è lui il migliore in campo della Dinamo Zagabria.
Resterà indelebile il grande ricordo che abbiamo di lui, delle sue sgroppate, dei suoi slalom, dei suoi dribbling sullo stretto.
Cosi come è vivo il rammarico per quell’infortunio che l’ha tolto dalla mischia sul più bello nella stagione scorsa, compromettendone lo stato di forma.
E’ mancato solo qualche gol in più, e un briciolo di concretezza ed incisività che l’avrebbero senz’altro consacrato a giocatore più forte della categoria.
Ma forse, nonostante tutto, il più forte lo era comunque.